Dopo il turnover, la realtà. Dopo il Pisa, arriva il Milan. Un salto di livello netto, quasi cinematografico, che costringe Conte a rimettere il “vestito buono”. Milan-Napoli non è mai una gara qualunque, e anche se siamo solo alla quinta giornata, in palio ci sono già pesi importanti per classifica, morale e ambizioni.
La notizia principale riguarda la difesa, dove il tecnico azzurro dovrà fare a meno di Alessandro Buongiorno, fermato da un infortunio muscolare alla coscia sinistra. Al suo posto, conferma per Juan Jesus, ormai punto fermo da quando – lo scorso dicembre – ha preso le redini del reparto durante l’assenza del centrale ex Torino. Al suo fianco tornerà Rrahmani, finalmente recuperato dopo lo stop muscolare rimediato con la nazionale del Kosovo. Il leader della retroguardia è pronto a riprendersi il posto al centro.
Sulle fasce, Di Lorenzo resta l’intoccabile a destra, mentre a sinistra Spinazzola sembra in vantaggio su Olivera. L’ex Roma è in gran forma e ha brillato anche contro il Pisa, andando a segno con una prodezza dalla distanza e servendo l’assist del primo gol.
Davanti alla difesa si rivedrà la coppia titolare composta da Lobotka e Anguissa, in una mediana che dovrebbe essere completata da Kevin De Bruyne e McTominay, due dei volti nuovi più attesi in casa Napoli. I “Fab Four” del centrocampo sono di nuovo insieme.
Resta aperta la questione portiere. A Manchester ha giocato Vanja Milinkovic-Savic, contro il Pisa è toccato ad Alex Meret. E ora? San Siro è una tappa importante, dove la scelta sarà dettata non solo dalla condizione fisica ma anche dall’impostazione tattica. Conte ci riflette: è uno dei nodi che scioglierà solo all’ultimo.
La sfida contro il Milan rappresenta il primo vero crash test stagionale per un Napoli che vuole confermare le ambizioni e provare a scrivere un’altra pagina importante della sua storia recente.
Fonte: Corriere dello Sport
