Le parole di Antonio Conte hanno fatto rumore, ma il campo conferma le sue sensazioni. «Abbiamo messo tanti giocatori, ma molti devono crescere ancora tanto», ha detto il tecnico. Un modo per togliere pressione, proteggere i nuovi e allo stesso tempo ribadire che, per restare competitivo, in campo vanno solo i più pronti. Il centrocampo è lo specchio di questa situazione: contro ogni esperimento, Conte ha lasciato fuori contemporaneamente Lobotka e Anguissa, ma chi li ha sostituiti ha sofferto. Non a caso, il camerunese ha già messo insieme 373 minuti stagionali, Lobotka 366. Gilmour, invece, si è fermato a 85’, troppo poco per incidere davvero. Situazione opposta per McTominay, che si è imposto subito ed è oggi il più utilizzato della rosa (449’), davanti ai leader Di Lorenzo (381’, nonostante l’espulsione a Manchester) e Politano (380’).
Lo stesso discorso vale per gli altri nuovi. De Bruyne resta titolare, ma solo col Pisa ha disputato 90 minuti interi: il suo minutaggio dice 356. Beukema ha trovato spazio per l’infortunio di Rrahmani, ma potrebbe tornare in panchina a Milano. Milinkovic (180’) si alterna con Meret, mentre in attacco Hojlund (223’) e Lucca (186’) si dividono spazio e responsabilità. Molto più indietro Elmas (98’) e Lang (17’), mentre Gutierrez e Marianucci devono ancora debuttare. Il messaggio di Conte è chiaro: il Napoli deve restare competitivo subito, e per questo gioca chi dà garanzie. I nuovi avranno tempo per crescere, ma intanto il peso della squadra resta sulle spalle dei senatori.
Fonte: Gazzetta
