Entra, pochi minuti e segna, Lorenzo Lucca. Un gran bel gol, niente da dire. Un destro scagliato con potenza e precisione sul palo del portiere su assist di McTominay. Il suo primo gol con la maglia del Napoli… Scrive Il CdS:
“Onore, gloria e anche un primato: Lucca è diventato il primo giocatore italiano nato dal 2000 in poi a vantare almeno 20 reti nelle ultime tre stagioni. Per la precisione è a quota 21 in 74 partite giocate. Ed è davanti a illustri colleghi: Kean (19 in 55 presenze), Piccoli (15 in 77), Raspadori (11 in 63), Maldini (10 in 52). Il modo migliore per ricominciare anche l’inseguimento alla Nazionale perduta. Statistiche interessanti e lusinghiere a parte, l’analisi della serata di Lorenzo non può prescindere dalle valutazioni che testimoniano i primi risultati tangibili del processo di crescita e inserimento nella nuova dimensione: la risposta da attaccante vero è arrivata dopo la terza esclusione in fila dal primo minuto e soprattutto in mezzo al rumore dei primi sussurri che in qualche caso sono anche diventati mugugni alla luce dell’investimento da 35 milioni. E ancora: è entrato in corsa al posto di Hojlund sul 2-1, al 33’ del secondo tempo, e dopo neanche cinque minuti, nel corso dei quali era anche riuscito a difendere un bel pallone, ha fatto tris dimostrando di essere capace di impatti fulminei. Crono alla mano: ha segnato a 4’ e 26” dal suo ingresso in campo, alla quarta presenza e a dispetto di una certa diffidenza serpeggiante. Lucido, appena entrato ma subito caldo.”
“Onore, gloria e anche un primato: Lucca è diventato il primo giocatore italiano nato dal 2000 in poi a vantare almeno 20 reti nelle ultime tre stagioni. Per la precisione è a quota 21 in 74 partite giocate. Ed è davanti a illustri colleghi: Kean (19 in 55 presenze), Piccoli (15 in 77), Raspadori (11 in 63), Maldini (10 in 52). Il modo migliore per ricominciare anche l’inseguimento alla Nazionale perduta. Statistiche interessanti e lusinghiere a parte, l’analisi della serata di Lorenzo non può prescindere dalle valutazioni che testimoniano i primi risultati tangibili del processo di crescita e inserimento nella nuova dimensione: la risposta da attaccante vero è arrivata dopo la terza esclusione in fila dal primo minuto e soprattutto in mezzo al rumore dei primi sussurri che in qualche caso sono anche diventati mugugni alla luce dell’investimento da 35 milioni. E ancora: è entrato in corsa al posto di Hojlund sul 2-1, al 33’ del secondo tempo, e dopo neanche cinque minuti, nel corso dei quali era anche riuscito a difendere un bel pallone, ha fatto tris dimostrando di essere capace di impatti fulminei. Crono alla mano: ha segnato a 4’ e 26” dal suo ingresso in campo, alla quarta presenza e a dispetto di una certa diffidenza serpeggiante. Lucido, appena entrato ma subito caldo.”
