Coppa Italia – Milan a valanga: Travolto il Lecce 3-0
I Rossoneri abbattono il Lecce e volano agli Ottavi
Dopo la gran partita giocata sabato sera contro l’Udinese, il Milan di Max Allegri continua ad offrire ottime prestazioni. Questa sera a San Siro, è toccato al Lecce di Di Francesco, fermo a un punto in campionato, essere la vittima del Milan che vince e convince, avanzando agli ottavi di finale, dove incontrerà la Lazio.
La partita si è subito messa bene per i Rossoneri, visto che si sono trovati in superiorità numerica dopo appena 18 minuti, a causa dell’espulsione di Siebert. Per il Lecce, già sfavorito sulla carta, diventa praticamente impossibile mantenere il risultato in 11 contro 10, e infatti il Milan ci mette appena due minuti a sbloccare il match, con la rete di Santiago Gimenez, che non segnava in campionato dallo scorso 9 maggio.
A questo punto è un monologo della squadra di Max, che nonostante il dominio chiude la prima frazione con una sola rete di vantaggio.
Nel secondo tempo arrivano i due goal di Nkunku e del solito Pulisic a mettere la parola fine al match, 3-0 Milan.
Altra prova di forza per il “Diavolo”, che adesso mette il Napoli nel mirino, atteso domenica sera a San Siro.
MILAN-LECCE 3-0
RETI: 20′ Gimenez, 51′ Nkunku, 64′ Pulisic
MILAN (3-5-2): Maignan – Tomori, De Winter, Pavlovic (79′ Odogu) – Saelemaekers (61′ Athekame), Loftus-Cheek, Ricci (46′ Fofana), Rabiot, Bartesaghi – Gimenez (68′ Balentien), Nkunku (61’Pulisic). A disp. Terracciano, Torriani, Gabbia, Estupinan, Modric. All. Marco Landucci (Allegri squal.).
LECCE (3-5-2): Fruchtl – Siebert, Tiago Gabriel, Ndaba – Veiga, Kaba (46′ Pierotti), Berisha (80′ Coulibaaly), Helgason (46′ Gorter), Morente (59′ Gallo) – N’Dri (22′ Gaspar), Camarda. A disp. Falcone, Samooja, Sala, Stulic, Ramadani, Kouassi, Kovac. All. Eusebio Di Francesco.
ARBITRO: Tremolada sez. Monza (Bahri-Barone; IV Sozza; VAR Maggioni-Mazzoleni).
NOTE: Ammoniti Ricci, Pavlovic (M), Kaba (L); espulso Siebert (L) al 18′ per interruzione di chiara occasione da gol. Rec. 3′ pt.
A cura di Guido Russo
