(Formazione) Le idee di Conte per domani sera. Valuta cambi  a sinistra e in mezzo 

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IN DIFESA. Spina è partito dall’inizio contro Cagliari, Fiorentina e City mentre il collega uruguaiano, dopo il Sassuolo, ha collezionato un numero sostanzioso di minuti soltanto in Champions. L’idea che domani possa toccare a lui la palma di titolare nella casella sinistra della difesa a quattro è fondata, ma ovviamente Conte valuterà ancora nella rifinitura di oggi le condizioni dei suoi esterni. Per il resto, Rrahmani è tornato in gruppo pur avendo perso un po’ di smalto: un recupero importante dopo l’infortunio muscolare rimediato con il Kosovo che l’ha costretto a saltare le trasferte a Firenze e in Inghilterra. Al centro della difesa, intanto, si va verso la conferma della coppia Beukema-Buongiorno. Mentre in porta, dicevamo, Milinkovic-Savic e Meret sono di nuovo testa a testa. Magari oggi se ne saprà di più.

 

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A CENTROCAMPO. Conte, parallelamente, riflette sul centrocampo: Gilmour, mai titolare finora, è pronto alla sua prima dall’inizio per uno dei tre Fab con più minuti accumulati tra Napoli e nazionali. Escluso De Bruyne, certo: anche in questo caso, la rifinitura fornirà qualche indicazione in più sulla complessiva condizione dei mediani. Tra l’altro, c’è pure Elmas a rappresentare una soluzione, soprattutto in corsa. Per quel che riguarda la fascia destra, per Politano dovrebbe valere il discorso già fatto per Di Lorenzo e KDB: giovedì a Etihad è stato sostituito dopo 55 minuti. E per di più sta vivendo un momento di forma psicofisica eccellente e nei meccanismi del sistema di Conte è diventato un perno difficilmente sostituibile.

 

LE CONFERME. Al di là della conferma di Hojlund al centro dell’attacco, come totem e riferimento del 4-1-4-1 cucito e tagliato a misura dei Fab Four di centrocampo, partiranno dall’inizio Di Lorenzo e De Bruyne. I due protagonisti più sfortunati della notte di Manchester: giovedì, il capitano ha giocato soltanto diciotto minuti prima dell’espulsione e Kevin ha lasciato dopo ventisei minuti il campo che ha fatto da sfondo alla sua leggendaria carriera per dieci anni. Il sacrificato per riequilibrare l’assetto in dieci: fuori KDB e dentro Olivera, con Spinazzola dirottato a destra. Eccolo, il primo di pochi dubbi di formazione: l’esterno sinistro.

 

 

                                                                 

 

 

Fonte e grafico CdS

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