Il Napoli entra subito nel vivo della stagione con un ciclo di ferro: Fiorentina, Manchester City, Pisa, Milan, Sporting Lisbona e Genoa. Solo le sfide al Maradona contro Pisa e Genoa sembrano, almeno sulla carta, meno impegnative, mentre le altre rappresentano un vero crash test per la squadra di Conte.
Il problema principale riguarda la difesa: Rrahmani è fermo ai box e Buongiorno rientra dopo un lungo stop. Una situazione che obbliga Conte a scelte delicate e a ridisegnare la retroguardia senza punti fermi. In attacco, invece, le certezze non mancano: Politano, De Bruyne, Anguissa, Lobotka e McTominay sono i pilastri della squadra. Ma il rischio è che la condizione atletica e mentale non regga senza un minimo di rotazioni.
Fondamentali, dunque, i recuperi di Lang e Neres, ancora ai margini. Intanto cresce l’attesa per Højlund: difficile pensarlo titolare contro la Fiorentina, probabile un suo impiego più avanti, magari già con il City. Turnover? Il primo vero banco di prova potrebbe arrivare contro il Pisa, subito dopo la trasferta di Manchester. Per Conte si apre una fase cruciale, da gestire non solo sotto il profilo tecnico e fisico, ma anche psicologico: il Napoli non può permettersi cali di tensione.
Fonte: Il Mattino
