Piras: “La doppietta a Castellini e quella semifinale di Coppa Italia contro Maradona”
In occasione della sfida tra Napoli e Cagliari del Maradona, in programma domani, “Il Mattino” ha intervista Giorgio Piras, ex attaccante dei sardi.
La doppietta al «San Paolo» a Castellini
Contro il Napoli ha anche realizzato una doppietta nella gara di Coppa Italia giocata nell’allora «San Paolo» e terminata 2-2 il 9 settembre del 1979. «Me la ricordo molto bene quella partita così come le altre – spiega Piras -. Feci due reti a Castellini, in quella gara mi marcò Bruscolotti. La prima rete la realizzai di testa dopo un cross di Selvaggi. Mentre, il raddoppio lo segnai con un pallonetto. Meritavamo di vincere quel match, perché il giaguaro parò di tutto. Fummo anche sfortunati perché gli azzurri pareggiarono su una punizione che venne deviata. In campionato sempre quell’anno battemmo il Napoli al Sant’Elia per 1-0 con rete di Brugnera su punizione»
La semifinale di Coppa Italia contro il Napoli dell’87
In totale Gigi Piras ha vestito la casacca rossoblù per ben 14 stagioni dal 1973 al 1987 dove è stato capitano negli ultimi cinque anni. E, proprio, nell’ultima stagione ci fu il doppio confronto tra Napoli e Cagliari nella semifinale di Coppa Italia. Nel match di ritorno gli azzurri guidati da Maradona vinsero 4-1 a Fuorigrotta e si qualificarono per la finale, poi, vinta. «Fu giocato il 30 aprile del 1987 il match d’andata e lo perdemmo per 1-0 con una magia di Maradona – afferma Piras -. Io ero il capitano di quel Cagliari che militava in serie B, fu la mia ultima stagione. Avevamo eliminato nel turno precedente la Juventus. Quella gara contro il Napoli al Sant’Elia salvò la società perché ci fu un importante incasso che permise di saldare tutti i debiti al club. Ricordo che Pecoraro Scanio marcò Maradona. Poi, Garella salvò in un paio d’occasioni il risultato»
Il goal alla Juve di Platini e il ricordo di Gigi Riva
«Per me che sono originario di Selargius, che dista 5 chilometri da Cagliari giocare con la casacca rossoblù era il massimo – continua -. Avevo più responsabilità degli altri giocatori, lo sentivo. La gara più importante? Il match pareggiato per 2-2 in casa della Juventus di Platinì che ci permise di qualificarci alla semifinale contro il Napoli. Io realizzai all’83’ in quella gara il goal decisivo, ero entrato appena cinque minuti prima. Ho esordito in serie A al fianco di Gigi Riva contro la Fiorentina e feci subito goal.
Riva? Sapevamo quando l’avevamo in squadra che partivamo dall’1-0, un po’ come il Napoli quando aveva Maradona. Alla fine degli anni Settanta io e Virdis prendemmo il posto proprio di Riva, che si era infortunato.
Io e Pietro Paolo facemmo 28 reti in due all’esordio».
Il pronostico di Napoli-Cagliari
«Napoli-Cagliari? Sfida ostica per i rossoblù giocando in trasferta e contro gli azzurri che sono una squadra che non perdona e se fai un errore ti punisce perché ha giocatori di prestigio».
