Conte: “Mercato? Non parlo, non tocca a me parlare, faremo del nostro meglio”

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Il signore che sta seduto dinnanzi al plotone di giornalisti che sparano domande a raffica è campione d’Italia: e a 91 giorni dalla conquista dal titolo, già nulla è come prima. O forse no: “Non dimentichiamoci che dopo la vittoria del terzo scudetto, il Napoli finì decimo“. Il metodo Conte – si legge sulla Gazzetta dello Sport – prevede cliché mandati a memoria e però vincenti: il basso profilo è una scelta che gli appartiene, si chiama prudenza, e però ci sta.

Perché le etichette meglio lasciarle scivolare via soprattutto se hai perso Lukaku: “Un giocatore che aveva un peso specifico nella squadra. Sappiamo benissimo che durante l’anno possono capitare certe situazioni. Non dobbiamo trovare alibi, ma cercare la soluzione. Non ci siamo mai fermati dopo ogni difficoltà.
Continueremo a lavorare come fatto nello scorso campionato. Abbiamo un gruppo di giocatori responsabili, non c’è bisogno di dire niente. Ho rimarcato un fatto storico, non è mai successo al Napoli di ripetersi dopo la vittoria dello scudetto. Quando siamo partiti favoriti dopo uno scudetto e con i vari Osimhen, Kvaratskhelia e Zielinski, siamo arrivati decimi. Questo deve restare impresso molto nella testa. Vinciamo e perdiamo tutti insieme. Dobbiamo essere molto equilibrati. Ci sono tante squadre attrezzate. Noi dovremmo fare del nostro meglio“.
Cominciando a Reggio Emilia, contro il Sassuolo, secondo antiche abitudini, con il 4-1-4-1 che prevede in “fab four” in campo e chissà che in porta, se Meret o Milinkovic-Savic. “Il 4-3-3 è nelle corde di questa squadra, abbiamo fatto anche degli acquisti mirati, ma ci sono anche altre strade da percorrere e un allenatore deve saperle percorrere cercando di far giocatore sempre i migliori. Quanto al portiere, chiaro che ho deciso: ma chi deve sapere sa“. Per ora, in vantaggio (pare) ci sia Meret.
Niente mercato (“non parlo“), nessuna valutazione sulla rosa (“non penso tocchi a me parlare o fare delle valutazioni. Ci sono gli esperti e egli addetti ai lavori. Non ho mai dato una valutazione”), un pensierino sugli arbitri (“le novità che possono dare trasparenza ed onestà ben vengano: è la cosa migliore in assoluto. È un bene per tutti. Accetteremo ovviamente le decisioni dell’arbitro quando le comunicherà”) e comunque un solo desiderio: “Noi perdiamo un giocatore importante come Lukaku, abbiamo uno scudetto sulla maglia ed è inevitabile essere tra i favoriti anche se perdi tutti i giocatori, ma come ho detto lo scudetto non basta solamente“.
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