Ci siamo, si parte: 25 domande al campionato di serie A
Si parte domani: 25 domande al campionato
25 domande del CdS al nostro appuntamento fisso con il calcio…
(1) Caro vecchio campionato, in che mani o, se preferisci, in che piedi ti consegnerai stavolta?
«Penso in mani, o piedi, vesuviani».
(2) Lontano dai Navigli?
«Sì, il Napoli è più forte e soprattutto più completo di un anno fa. Ti dice niente il nome di De Bruyne? Se l’Inter avesse preso Lookman, magari…».
(3) Ok, però è saltato Lukaku.
«C’è già Lucca e vedrai che Conte di attaccanti ne avrà un altro di livello».
(4) Per lo scudetto hai tagliato fuori di netto Milan e Juventus. Una possibilità la lascerei a tutt’e due.
«È vero che sono cambiate rispetto alla stagione scorsa, quando erano squadre confuse, senza un’identità e anche senza orgoglio. In questa estate le ho viste più sicure, più concentrate, più determinate. Sono convinto che miglioreranno ancora in questo finale di mercato, ma per lo scudetto no, non le vedo in corsa».
(5) Le romane devono pensare solo alla zona-Champions?
«Sarebbe già un bel traguardo per tutt’e due».
(6) Meglio la Roma o la Lazio?
«Mmmm, dirlo sul Corriere dello Sport è un bel rischio».
(7) Dai, non fare il democristiano.
«Meglio la Roma perché credo che Gasperini porti qualcosa di forte a Trigoria. Per fare bene a Roma serve un allenatore che non conceda deroghe. Ricordi Capello?».
(8) Però Sarri parte avvantaggiato, conosce ambiente e giocatori.
«Certo che li conosce, non è arrivato nessuno a Formello in queste settimane…! Sarri ha l’anima laziale e questo sì che è un vantaggio».
(9) Le “appenniniche” come le vedi?
«Chi, Bologna e Fiorentina? Il Bologna ha perso i due pezzi migliori, Ndoye e Beukema, ma di sicuro Sartori li avrà sostituiti bene. Immobile mi convince. E poi anche l’anno scorso aveva ceduto i top, Calafiori e Zirkzee, eppure con Italiano ha vinto la Coppa Italia».
(10) E la Fiorentina di Pioli?
«Ha detto una cosa giusta, Pioli, durante la sua presentazione: “A parte Ancelotti e Spalletti, in Serie A ci saranno i migliori allenatori italiani”. Lui è uno di quelli e porterà armonia, fiducia ed esperienza al Viola Park. In più c’è Dzeko».
(11) Alla lista dei grandi assenti aggiungerei anche Simone Inzaghi. Altra domanda: perché nessuno vede bene l’Atalanta?
«Se cedi il mio capocannoniere (intendo il capocannoniere del campionato) ci può stare un calo di considerazione. E poi non c’è più Gasperini».
(12) È interessante quel discorso sugli allenatori.
«Hanno cambiato quasi tutte al vertice, solo Conte è rimasto a Napoli e Tudor alla Juve, dove era comunque subentrato. In Serie A avremo la bellezza di 13 scudetti: Allegri 6, Conte 5, Sarri e Pioli 1. Poi abbiamo l’Europa League di Gasperini e Sarri (col Chelsea), le Coppe e le Supercoppe nazionali (totale otto) di Allegri, le due Supercoppe di Conte a cui vanno aggiunti il titolo della Premier League e la Coppa d’Inghilterra col Chelsea. Tutt’e cinque hanno pure vinto la “Panchina d’Oro”. In tv dicono “tanta roba”, io dico roba bella».
(13) Dammi la squadra che ti nobiliterà col calcio più bello.
«Ho un bel pensiero sul Como. Giocava bene l’anno scorso, quest’anno la proprietà ha consegnato a Fabregas giocatori molto bravi sul piano tecnico. È la squadra che seguirò con più curiosità».
(14) E allora dammi anche quella che ti sorprenderà.
«Forse il Genoa. Un anno fa, entrando in corsa, Vieira ha fatto 32 punti in 25 partite, ora non può che migliorare. Farò molta attenzione a Valentin Carboni».
(15) Il Torino può agguantare il sesto o settimo posto per la Conference?
«Non credo, anche se molto dipende da come tornerà Zapata».
(16) Zona-retrocessione. Gravi indizi su?
«Sono andato indietro di qualche anno e ti dico che nelle mie ultime quattro edizioni, solo quattro delle dodici neo-promosse sono tornate subito in Serie B. Quindi per Sassuolo, Pisa e Cremonese ci sono buone speranze di salvezza».
(17) Rischiano anche Verona, Cagliari, Parma e Lecce? E ci metti dentro anche l’Udinese?
«Di queste cinque squadre nessuna si è rafforzata sul mercato, anzi, è successo il contrario. Però l’Udinese, nonostante la cessione di Lucca, Thauvin e Bijol, mi sembra ancora più su delle altre».
(18) Pronostico secco, vai.
«Scudetto al Napoli. Champions per Inter, Milan, Juventus o Roma. Europa League per due fra Roma, Fiorentina, Lazio e Bologna. Conference per Fiorentina, Bologna o Lazio».
(19) Campionato, non fare il furbo, manca la retrocessione.
«Quella no. Non voglio fare il menagramo».
(20) Modric 40 anni, Dzeko 39, Immobile 35 e De Bruyne 34. Grandi acquisti vecchi.
«Sì, saranno pure vecchi, ma quanta classe».
«L’ho detto all’inizio: De Bruyne».
(22) Fra due settimane ti fermerai per dare spazio alla Nazionale.
«Bisogna sostenere Gattuso, tifare e sperare. Intanto però dovremo stare attenti anche a Israele».
(23) Ti vedi così ridotto male?
«Non tanto io, come campionato, quanto tutto il calcio italiano. Dai un’occhiata agli altri sport, vinciamo ovunque, tennis, atletica, pallavolo, nuoto. Quasi tutto lo sport italiano è in crescita, tranne il calcio».
(24) Per caso, hai già un rimpianto?
«Sì. Non vedere Spalletti sulla panchina di un club. Perché quello è il suo posto, allenatore di un club. Ma chissà, durante la stagione magari rientra».
(25) Quale sarà la tua vera novità?
«L’arbitro parlante in campo. Chissà come reagirà la gente».
