Il possibile arrivo di Rasmus Højlund al Napoli potrebbe rappresentare un colpo di mercato importante, ma allo stesso tempo pone interrogativi legati alle liste per Serie A e Champions League. Il classe 2003, talento in prospettiva ma già protagonista in Premier League, si inserirebbe in una rosa che deve fare i conti con regole molto diverse tra campionato italiano ed Europa.
Serie A, vantaggio Under 22
In Serie A il regolamento è più flessibile. La Lista A prevede 25 posti complessivi:
• 4 calciatori cresciuti nel vivaio nazionale
• 4 cresciuti nel club
• 17 over 22
Gli Under 22 (nati dal 2003 in poi) non occupano spazio in lista.
Questo significa cheHojlund al Napoli non andrebbe a intaccare i posti riservati agli over, ma si aggiungerebbe liberamente come Under 22, affiancando altri giovani come Ferrante, Marianucci e Hasa. Una scelta che permetterebbe al club di Conte di mantenere intatta la struttura degli over e aggiungere un potenziale titolare in attacco senza sacrifici.
Champions League, regole più rigide
Discorso diverso in Champions League, dove la UEFA distingue tra Lista A e Lista B:
• La Lista A prevede 17 over, oltre ai calciatori formati nel vivaio.
• La Lista B è riservata agli Under 21 che abbiano trascorso almeno due anni consecutivi nel club: requisito che Hojlund non soddisfa.
Praticamente:Hojlund al Napoli in Champions occuperebbe un posto tra i 17 over, costringendo Conte e la dirigenza a scelte delicate. Per far posto al danese, un attaccante come Lukaku o un esterno offensivo potrebbe restare fuori lista nella prima parte della competizione.
Scenari possibili
• Højlund dentro, Lukaku fuori fino a gennaio: scelta conservativa che lascia spazio al danese come riferimento offensivo.
• Højlund con Lukaku e nuovo attaccante: ipotesi ambiziosa, ma costringerebbe Conte a sacrificare un esterno.
• Serie A più semplice: in campionato Højlund sarebbe inserito senza alcun problema, visto lo status da Under 22.
Il tema “Hojlund Napoli” non riguarda solo il mercato, ma anche la gestione tecnica e regolamentare delle liste. In Serie A l’inserimento è immediato e senza complicazioni; in Champions, invece, Conte dovrà trovare il giusto equilibrio per non rinunciare a un giocatore chiave nei momenti decisivi.
Diego Marino
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