Approfondimento – Pippo Baudo, l’arte di un uomo nazional-popolare…

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Pippo Baudo, uno dei volti più iconici della televisione italiana, è scomparso il 16 agosto 2025 all’età di 89 anni. La notizia, scritta in questo modo, può sembrare la classica nota di agenzia relativa ad un personaggio pubblico, invece non è così. La sua morte ha suscitato un’ondata di emozione e tributi da parte di colleghi, fan e personalità dello spettacolo con oltre 5 milioni di interazioni online in suo ricordo e, neanche questi bastano per spiegare l’accaduto. Autore, presentatore, direttore artistico, talent scout e tanto altro ancora, ha legato la sua carriera alla Rai. Ha condotto 13 edizioni del Festival di Sanremo, oltre a programmi storici come Domenica In, Fantastico, Canzonissima e ed  ha scoperto e lanciato numerosi talenti, tra cui Michelle Hunziker, Lorella Cuccarini, Giorgia, Laura Pausini, solo per citarne alcuni…E neanche questo riesce a spiegare di chi stiamo parlando. Perchè stiamo parlando della televisione. Sì, Pippo Baudo e la televisione sono sinonimi. Anzi, lui è stato qualcosa di più. Lui la televisione l’ha plasmata, formata, realizzata secondo le esigenza e le aspettative di un paese, l’Italia, che aveva bisogno dei sabato sera come li strutturava lui, di quei varietà, di quei siparietti, di quella forma comunicativa. Chi vi scrive non ha potuto “vedere” la televisione realizzata da Baudo, eppure lo conosce e sa che non si passa avanti. Ricordi, registrazioni, immagini storiche e di archivio, mettono in evidenza garbo, professionalità, cultura, ma anche determinazione, convinzione delle proprie capacità, un certo presenzialismo, figlio di una consapevolezza che si basava sul talento. Sì, Pippo Baudo la televisione l’ha “creata”, cambiata e rivoltata come un calzino, seguendo il corso dei tempi. Tutto quello che fa un maestro. Ed i maestri sono sempre troppo pochi. È sempre stato considerato il presentatore per eccellenza, bella presenza, elegante ed autorevole, pronto alla battuta, ma soprattutto capace di gestire qualsiasi imprevisto e situazione. Pippo era un uomo estremamente colto, ha scritto anche brani musicali per alcuni artisti, ha pubblicato nove libri ricevendo anche molte onorificenze. Resterà negli annali  la sua frase: “Questo l’ho inventato io!” e, credetemi, non era presunzione, nel suo caso si trattava di verità. Lo hanno definito nazional-popolare, come se fosse una diminutio, ora che tutto scade nel trash, quanto avrebbe bisogno la televisione di un Pippo nazional-popolare…

Factory della Comunicazione

Ludovica Raja

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