Lookman e Lavezzi: lo stesso déjà vu?

Il caso Lookman riporta alla memoria la delicata situazione vissuta da Lavezzi al Napoli, tra richieste di cessione e rapporti tesi con la società.

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Come ben sappiamo Ademola Lookman ha chiesto ufficialmente la cessione dall’Atalanta, denunciando promesse non mantenute e un trattamento ingiusto. Con una lettera aperta ha raccontato il suo legame con Bergamo e la decisione sofferta di lasciare il club dopo tre anni intensi. Nel frattempo, Didier Drogba, ambasciatore del calcio africano, ha consegnato una petizione della Caf all’Atalanta per un trasferimento trasparente e corretto.

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La situazione del nigeriano ha riacceso nella mente di molti tifosi napoletani il ricordo del 2009, quando Lavezzi visse momenti di incertezza riguardo al suo futuro.

Nel giorno del colpo di mercato del Napoli che annunciava l’acquisto di Fabio Quagliarella dall’Udinese, si aggravava la crisi con Lavezzi, idolo dell’ex San Paolo, giunto a una rottura con la società di Aurelio De Laurentiis. Le dichiarazioni iniziali, che lasciavano sperare in un riavvicinamento, furono sostituite da parole amare: “La società mi ha mancato di rispetto, scelgo la dignità”, con cui il fantasista argentino, almeno momentaneamente, salutava Napoli.

Prima di partire per l’Argentina, Lavezzi lasciò anche una lettera ai tifosi in cui parlava di un momento difficile e della speranza che la situazione si chiarisse. Il suo procuratore precisò che non si trattava di una lettera d’addio e rivelò l’esistenza di un’offerta da un grande club inglese, ma sottolineò che il vero problema era il mancato rispetto di alcune promesse da parte della società.

Anche se Lavezzi non aveva mai detto di voler lasciare Napoli, la dignità e il rispetto erano per lui priorità superiori ai contratti.

Allora come oggi, queste situazioni mostrano quanto sia delicato il rapporto tra calciatore, società e tifosi. Lookman e Lavezzi, in momenti diversi e contesti diversi, hanno vissuto momenti di difficoltà che fanno riflettere su quanto il rispetto reciproco e la chiarezza siano fondamentali per mantenere viva la passione e il legame tra squadra e pubblico.

A cura di Vincenzo Buono

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