Ritorno in campo di Calaiò, in formazione con il figlio in terza categoria
Il gol è come l’amore: non conosce età. Per informazioni rivolgersi a Emanuele Calaiò, che dopo essere stato protagonista con la maglia del Napoli nel doppio salto dalla serie C alla serie A ha continuato a segnare in giro per l’Italia. E intende farlo ancora.
Sì, 43 anni e non sentirli. È per questo che ha accettato la chiamata, che sa tanto di sfida innanzitutto con se stesso, arrivata un po’ a sorpresa da parte di Antonio Pellegrino, YouTuber e presidente della Zeta Milano e ora anche della Zeta Napoli, squadra di Terza categoria che sogna in grande per la prossima stagione. Giocheranno a Cercola, dove nei giorni dei provini lanciati sui social c’erano centinaia di ragazzi affamati di gloria e pronti a mettersi in mostra per conquistare un posto in squadra.
LA SFIDA
«Cercavano soprattutto una figura immagine per la squadra di Napoli e io mi sento ancora in forma», ammette candidamente Emanuele Calaiò. Sì, ma c’è di più. Perché questa non è solo una storia d’amore con il calcio: è soprattutto una storia di famiglia. «Ho accettato anche perché sarà l’occasione per giocare in squadra con mio figlio Jacopo», che ha 20 anni è mancino (come il papà) e gioca sulla fascia. «Praticamente lui deve correre e spero anche in qualche assist. Anche se ha un tiro da bomber e mi aspetto gol anche da lui», scherza l’ex bomber del Napoli. «A 43 anni non è che posso competere con i ragazzini, ma ho tanta voglia di mettermi in gioco», anche perché condividere lo spogliatoio con il figlio non è una cosa che capita a tutti. «Prima di smettere definitivamente con il calcio mi emozionava l’idea di poter giocare con mio figlio. Potenzialmente poteva fare anche una carriera migliore della mia perché ha qualità incredibili, ma ha preferito prendere un’altra strada. So che adesso cambieranno le prospettive padre-figlio, ma quegli stessi consigli che di davo da fuori, continuerò a darglieli da dentro al campo. Insomma: cercherò di migliorarlo. Sarà un’emozione per entrambi, un sogno che si realizza per me, ma anche per lui». Ancora non hanno scelto i numeri di maglia, ma quelle di Calaiò e Calaiò jr saranno certamente le più richieste negli store ufficiali.
IL PROGETTO
Anche perché il progetto della Zeta Napoli è costruito con basi solidissime. L’esperienza di Milano parla da sola, con la squadra che ha centrato la promozione al primo tentativo. L’uomo immagine di quella squadra è Jeda – ex Cagliari – mentre a Napoli hanno puntato forte su Calaiò, che comunque non sarà l’unico “volto noto” del roster visto che in pentola già bollono altri colpi a effetto. L’ex attaccante del Napoli è stato presentato ufficialmente ieri con un video sui social « È tornato l’Arciere. E ha ancora frecce da scoccare», è il claim utilizzato per l’annuncio del grande colpo della Zeta Napoli che senza nemmeno aver disputato una gara (il campionato inizierà a fine settembre) ha già raccolto 38 mila follower su Instagram e insidia il bacino di utenza delle squadre del campionato di serie A. D’altra parte l’organizzazione è capillare, non soltanto dal punto di vista sportivo. Telecamere, fotografi e tutto quello di cui c’è bisogno per diffondere in maniera rapida ed efficace quello che ruota intorno al mondo Zeta Napoli. Le immagini delle partite della squadra di Terza Categoria saranno poi online con la telecronaca del giornalista napoletano Gianluigi Bagnulo, voce e volto di Sky Sport, al quale è affidato il racconto delle giocate più spettacoli di Calaiò e dei suoi compagni. Fonte: Il Mattino
