Inutile nasconderlo, è lui il più acclamato, cercato, invocato. Durante gli allenamenti, nelle sessioni degli autografi, dagli spalti seguendo i match. Scrive il CdS: “Ventidue in campo, ma gli occhi saranno quasi tutti per lui. Come a Dimaro, anche a Castel di Sangro si cercherà con lo sguardo ogni singolo tocco di palla di Kevin De Bruyne, l’uomo più invocato dalle tribune dello stadio Patini. […] De Bruyne sarà, ancora una volta, il perno centrale della manovra azzurra, un play offensivo che partirà come mezzala a destra ma che all’occorrenza potrà giocare ovunque: accanto a Lobotka oppure a ridosso della prima punta tra le linee. […] De Bruyne insegue la miglior condizione fisica. Sta lavorando tanto, si è messo a completa disposizione di Conte e del suo staff, ha accettato questa sfida italiana e vuole vincerla partendo dalle fatiche estive da cui tutto nasce. Kdb rincorre il top della forma e ogni giorno che passa brilla di più, ha un passo più definito, la gamba va sempre più veloce seguendo la testa che corre da sola a ritmi inarrivabili per altri. In ogni allenamento sono applausi e cori mentre lui dribbla, ricama, tira, segna. Anche dei semplici palleggi fanno notizia”
