“Testo unico farmaceutica risolva squilibri settore”, da Uap 5 richieste urgenti

0

(Adnkronos) – "Tariffe sottocosto, rimborsi sbilanciati e conflitti d'interesse": sono queste "le criticità da affrontare nel Testo Unico della legislazione farmaceutica" secondo la Uap, Unione ambulatori e poliambulatori, che in una nota interviene "con fermezza" sul percorso legislativo presentato dal Governo il 31 luglio alla Camera dei deputati e illustrato dal sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. "Mentre l'Esecutivo parla di 'impianto normativo chiaro e coerente', i dati di settore rivelano gravi squilibri e zone d'ombra che il testo non affronta", è la posizione di Uap che avanza "5 richieste urgenti al Governo e al Parlamento: allineamento tariffario tra farmacie e strutture accreditate per prestazioni identiche; revisione del nomenclatore per adeguare le tariffe ai costi reali; moratoria sui rimborsi alle farmacie fuori sperimentazione, con verifica della Corte dei conti; trasparenza dei flussi finanziari, con pubblicazione entro il 30 settembre 2025 dei dati su volumi, costi e qualità; clausola di trasparenza e imparzialità nella gestione politica della riforma, con vigilanza rafforzata su eventuali conflitti d'interesse". Uap chiede "l'applicazione rigorosa dell'obbligo di astensione in caso di interessi diretti o indiretti nel settore oggetto della delega", ricordando che "il sottosegretario Gemmato, promotore politico del Testo Unico, è stato titolare di partecipazioni in farmacie e cliniche private, come segnalato da fonti giornalistiche". L'Unione ambulatori e poliambulatori elenca in particolare 4 criticità nel documento: 1) "Tariffe sottocosto per le strutture accreditate. Il D.M. 25 novembre 2024 ha fissato tariffe massime nazionali per molte prestazioni sanitarie che non coprono nemmeno i costi vivi di erogazione (es. Ecg 11,62 euro; Mapa  41,32 euro). Ciò impedisce di abbattere le liste d'attesa, compromette la qualità clinica e può configurare danno erariale ai sensi dell'art. 1, L. 20/1994"; 2) "Farmacie rimborsate con importi maggiorati, fuori dai limiti di legge. Alle farmacie vengono riconosciuti fino a  26 euro per un Ecg e 15 euro per un test glicemico, mentre alle strutture accreditate spettano rispettivamente 11,62 euro e  1 euro. Questi rimborsi, spesso concessi fuori dal regime sperimentale 'Farmacia dei servizi' e in deroga ai massimali previsti, violano il principio di parità di trattamento fra erogatori e rischiano di generare spesa illegittima"; 3) "Assenza di requisiti minimi e sovrapposizione di ruoli. Le prestazioni strumentali in farmacia vengono spesso autorizzate in assenza dei requisiti di legge e con ambiguità nel ruolo di prescrittore ed erogatore, in aperto contrasto con quanto stabilito dal R.D. 1934"; 4) "Conflitto d'interessi istituzionale".  "Non si può parlare di efficienza e sostenibilità – conclude la presidenza di Uap – se si continua a pagare troppo chi ha meno requisiti e troppo poco chi li rispetta tutti. I fondi ci sono: ma solo per alcuni. Questo va cambiato". —[email protected] (Web Info)

Factory della Comunicazione

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.