Gilmour si allena senza sosta per essere al top: il nuovo Napoli passerà dai suoi piedi

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Il Mattino scrive così su Gilmour:

Ha passato da allievo il primo anno. Ha imparato, è rimasto a guardare per poi dare una mano, la sua. Importante: 26 presenze al primo tentativo in serie A dietro un mostro sacro come Lobotka. Un rendimento di continuità importante da marzo a fine anno, i mesi che hanno deciso lo scudetto. Un trofeo che si è goduto insieme con tutta la famiglia, corsa in città prima per stargli accanto e poi per condividere momenti importanti. Napoli è una avventura collettiva: esattamente come per McTominay, la famiglia Gilmour non risiede stabilmente in città ma non manca mai per troppo tempo di fila. Anzi.

E poi Billy, il talentuoso ragazzo della Premier League, ha dimostrato di saperci stare in mezzo al campo con il Napoli: a due o a tre, da mediano o da metronomo, lo scozzese ha dato il meglio quando Conte ha fatto passare tutto dai suoi piedi. Conte lo sa. E lo studia per il futuro. Il Napoli 2.0 non sa ancora come giocherà: sicuramente ripartirà dal 4-3-3 visto anche in questa prima parte d’estate in Trentino, ma alternerà moduli e numeri, disposizioni in campo per dare spazio a tutti e da tutti ricavare il massimo. Gilmour lo sa, sa che può fare la differenza.
E i numeri lo dimostrano: 68,82 passaggi attesi per partita, 88,48% dei passaggi completati per i compagni in campo. Ma non solo, perché Gilmour non è un calciatore fine a sé stesso, uno di quelli che lascia lì la giocata e poi va via. In ogni gara ha creato azioni pericolose per i compagni: in pratica, nei pochi gol segnati dal Napoli, lui ci ha messo lo zampino. Un’arma in più per Conte che spera di averlo al massimo anche nella stagione che sta per cominciare.
Dopo il lavoro individuale a Dimaro, il centrocampista azzurro è tornato in città ma non si è mai fermato, dedicandosi lunedì e martedì a sessioni di lavoro personalizzate che lo aiutassero a superare il guaio fisico che si portava dietro agli adduttori che andava eliminato. In estate ha scelto un personal trainer che lo aiutasse a superare la scia di infortuni dell’anno passato, prima di Castel di Sangro ha fatto lo stesso. Confidando agli amici di essere ormai a un passo dal recupero dopo le sgambate in Trentino. E infatti ieri, al Patini, c’era in campo insieme con gli altri per potersi mettere nuovamente al passo.
Conte non l’ha mai lasciato indietro: il nuovo Napoli passerà ancora dai suoi piedi. Vuole ripercorrere la stagione dell’amico Scott: farsi apprezzare dai napoletani ancora di più visto che le partite in programma saranno quasi il doppio rispetto a un anno fa, prendersi la scena dopo aver imparato nei primi mesi. Non ha mai fatto problemi in panchina, ma ha sempre risposto presente. Dal primo minuto o a gara in corso, a riprova di una prontezza d’animo e di spirito che solo i nati in quella zona del mondo possono portarsi dietro. E ora che anche i problemi fisici sembrano superati, cosa può fermare il ragazzo venuto da Irvine? Infortunio alle spalle e occhi sul futuro, con un pezzo di Napoli già in tasca. La ricetta del lavoro è sempre la solita, quella che a Conte piace.
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