Nel primo test stagionale del Napoli targato Antonio Conte, a sorprendere è stato Muhamed Varela Djamanca, autore del gol del definitivo 2-0 dell’Arezzo. L’attaccante portoghese, oggi 27enne, ha alle spalle una lunga gavetta nei campi italiani, iniziata dopo l’esperienza nello Sporting Lisbona.
Nel 2017 il suo arrivo in Italia, in Serie D, con il San Teodoro. Poi le tappe a Budoni e Lanusei, fino alla stagione 2021-22, quando si mette in mostra con il Gladiator sotto la guida di Alessio Martino, segnando 14 reti in 26 presenze e contribuendo in modo decisivo alla salvezza dei campani.
Ernesto Apuzzo, ex allenatore della Primavera del Napoli e allora direttore tecnico del Gladiator, ricorda bene Varela: «Dopo gli allenamenti si fermava con me per curare la tecnica individuale. Aveva fame di migliorare. È rapido, potente, uno che salta l’uomo con naturalezza».
«È un ragazzo d’oro – prosegue Apuzzo – e quando oggi ha segnato al Napoli ho detto ai miei nipotini: “Vedete cosa gli ho insegnato!”. Fu Martino a volerlo con forza, e in D fece la differenza. Con un allenatore come Bucchi, credo che Varela possa esprimersi al meglio anche in questa nuova avventura».
Dopo l’esperienza al Gladiator, Varela ha vestito le maglie della Reggiana tra Serie C e B, per poi approdare alla Torres. Ora, con l’Arezzo, si candida a una stagione da protagonista.
Fonte: Il Mattino
