La tempistica è un fattore cruciale per comprendere la strategia di Aurelio De Laurentiis riguardo al futuro dello stadio Maradona. Il progetto presentato dal presidente del Napoli è stato protocollato ufficialmente il primo luglio, appena 16 giorni fa, dopo l’introduzione del Decreto Sport, che include anche la creazione della struttura commissariale per gli stadi destinati a ospitare le partite di Euro 2032. In questo contesto, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, è stato nominato sub-commissario per il Maradona, che, al momento, è l’impianto designato per ospitare le gare del prossimo campionato europeo.
Il progetto del Napoli, che arriva due mesi dopo la presentazione del Masterplan del Comune per la “Riqualificazione dello stadio Maradona e riapertura del terzo anello”, ha suscitato un’importante reazione da parte della società partenopea. Il Masterplan, che è stato consegnato dal Comune a De Laurentiis e al suo team di ingegneri e architetti, è stato ufficialmente presentato in Prefettura e conteneva piani di rinnovamento per lo stadio.
La mossa di De Laurentiis, però, sembra aver cambiato le carte in tavola. La tempistica e la strategia del presidente sono ancora più significative considerando che il 25 luglio arriveranno in città gli ispettori della UEFA e della FIGC, per discutere del futuro del Maradona in vista di Euro 2032. A questo tavolo, la SSC Napoli sarà presente per chiarire le proprie posizioni.
Il progetto di De Laurentiis arriva dopo aver preso in considerazione tutte le opzioni disponibili e aver scelto quella che, al momento, ritiene essere la più vantaggiosa per il futuro del club e per la sua impresa. Non si tratta di una semplice proposta: è una mossa che mira a stabilire un nuovo corso per il Maradona, un impianto che, sotto la gestione di De Laurentiis, potrebbe non solo essere rinnovato ma anche portare nuove opportunità per il Napoli, con uno stadio all’altezza delle grandi competizioni internazionali.
Fonte: Il Mattino