De Bruyne è uno di quei fuoriclasse che sarebbero stati inaccostabili per il Napoli fino a qualche anno fa. E peraltro il suo stipendio non sarebbe rientrato nei parametri previsti dal presidente De Laurentiis e dall’amministratore delegato Chiavelli. Ma con due scudetti in 24 mesi e con Conte in panchina, o più precisamente nella sala di comando della area tecnica, è cambiato lo scenario e così arriva, convinto dal progetto più che dallo stipendio (avrebbe potuto guadagnare molto di più nel non-calcio americano o arabo), un campione carico di trofei. Nella storia della serie A ce n’è stato soltanto un altro, Cristiano Ronaldo, che aveva un anno in meno del belga (33) quando si trasferì alla Juve ma il suo cartellino costò 100 milioni mentre Kevin era svincolato. De Bruyne non porta qui solo la sua classe e la sua esperienza internazionale ma anche la sua personalità che sarà preziosa per rafforzare la mentalità dello spogliatoio azzurro. Il primo salto di qualità è stato compiuto con Conte un anno fa. E la sua bravura, unita allo spirito di sacrificio della squadra, ha consentito di vincere al primo anno. Adesso si rinnova la scommessa, peraltro su scala europea, perché Conte – esattamente come De Laurentiis e la tifoseria azzurra – non va mai in campo soltanto per partecipare.
Fonte: Il Mattino