C inquanta milioni tondi tondi, solo di fronte a questi numeri il Bologna potrebbe barcollare e di conseguenza cedere anche alla tentazione di lasciare andare via Dan Ndoye. Informando di nuovo il Napoli su quella che è la propria richiesta economica per l’esterno
svizzero, per certi versi è come se la società rossoblù avesse voluto blindarlo, rendendosi conto di come e di quanto possa essere considerata alta e per qualcuno addirittura esagerata questa cifra, ma poi in fondo ci si comporta così sul mercato. In pratica, quando un calciatore lo vuoi trattenere quasi a tutti i costi, spari alto sul prezzo, se poi a quel punto ti trovi davanti chi è disposto ugualmente ad accontentarti, pazienza, con 50 milioni finisce che te ne puoi fare anche una ragione, altrimenti continui a godertelo, anche perché in campo continuerebbe ad andarci Ndoye e non i soldi che ricaveresti con il suo addio. Come Claudio Fenucci, Giovanni Sartori e Marco Di Vaio sono arrivati a tirare questa conclusione? Primo punto: Ruben Van Bommel, che sarebbe stato il primo obiettivo come eventuale sostituto di Ndoye, è passato al Psv, che ha versato 25 milioni nelle casse dell’Az Alkmaar e ha fatto sottoscrivere al calciatore un contratto molto lungo a 2 milioni di euro a stagione a crescere. Secondo punto: per un altro esterno gradito al Bologna sono stati chiesti 35 milioni, da qui la domanda che i capi rossoblù si sono posti: come, per una scommessa dovremmo spendere questa cifra? Tutta la vita meglio trattenere Ndoye, che di sicuro continuerà a fare la differenza.
Sarebbe stato lo stesso Giovanni Manna a sondare il terreno con il Bologna per Ndoye oltre un mese fa e anche in quell’occasione al direttore sportivo del Napoli il governo rossoblù fece sapere che per rilevare l’esterno svizzero ci sarebbero voluti non meno di 50 milioni.
Fonte: CdS
