Lukaku commosso: “Mio nonno era il mio eroe. Piango ad ogni vittoria perché lui non c’è”

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Romelu Lukaku parla ai microfoni del podcast belga Koolcast Sport, nell’intervento ricorda suo nonno.
«Mio nonno non è mai riuscito a venire con noi in Belgio, ma è stato il mio più grande tifoso fin dal primo giorno. Mi scriveva lettere dicendomi che ce l’avrei fatta. Mi diceva di non mollare. L’Anderlecht ha fatto tutto il possibile per aiutare la mia famiglia. Se mio nonno fosse riuscito a resistere altri due anni o se avessi potuto portarlo in Belgio in quel momento, forse sarebbe ancora qui oggi. Avevo 12 anni all’epoca, e dicevano che ero ancora un bambino. Ma lui era il mio eroe, più di mio padre in un certo senso.

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È morto perché non avevamo i soldi per portarlo in Belgio. È stato un pessimo momento. Non ho salvato la vita di mio nonno, perché non potevo. Non avevamo i soldi. Ogni volta che vinciamo, quando vinco un trofeo, piango sempre. Ma non piango di gioia, piango di dolore perché lui non c’è».
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