Lukaku: “Sono arrivato fin qui grazie alla mia mentalità”
Il campione d’Italia, Romelu Lukaku, è stato ospite del podcast belga Koolcast Sport.
«Champions? La squadra più forte è il Psg, ma nel calcio oggi se costruisci bene la tua squadra e hai idee puoi giocartela con chiunque. Tutti pensavano che il Barcellona avrebbe battuto l’Inter, invece…la gente dovrebbe guardare al calcio italiano con maggiore rispetto. Solo negli ultimi anni l’Inter ha giocato tre finali tra Champions e Europa League, la Fiorentina due, la Roma ha vinto una coppa e ne ha persa un’altra, anche l’Atalanta ha vinto» ha spiegato.
«Il calcio per me è un lavoro. Non mi piace molto parlare, ma andare in campo a fare le cose. Giochiamo per 15 o 20 anni massimo, poi non resterò in questo mondo. Non mi rivedrete più. Non tutti i calciatori hanno la mentalità di Cristiano Ronaldo o Kobe Bryant durante l’anno. Io sono arrivato dove sono per la mia mentalità. Ho sempre dato tutto per la mia passione, ho fatto tante rinunce».
«Essere diventato uno dei top negli assist in Serie A, con calciatori come Calhanoglu, Leao, mi ha fatto capire di poter migliorare ancora, di potermi trasformare come calciatore. Non solo uno che fa gol. Ti dici “Ok, magari oggi non segni ma puoi far segnare”. Ma resto un attaccante che vuole fare gol. Sono stato veramente me stesso negli ultimi 2-3 mesi dell’anno. Essere arrivato in ritardo in estate non mi ha aiutato. Ho dovuto lavorare un po’ alla volta».
