“Ma arriva davvero?”: impossibile rispondere adesso
« Ma allora viene?». Ormai quasi è un tormentone. Da quando il nome del “Cholito” Giovanni Simeone è stato accostato al Pisa, non si parla quasi d’altro nei luoghi di ritrovo della tifoseria nerazzurra. Sognano soprattutto quelli con quelli con qualche capello bianco, che c’erano 35 anni fa, quando quel ragazzino “indio”, di nemmeno vent’anni, dall’apparenza quasi gracile e dai capelli corvini, sbucò dal tunnel dell’Arena Garibaldi con la maglia nerazzurra.
Era il Pisa di Lucescu e di Piovanelli e Padovano. Ma anche del “Cholo” Diego Pablo Simeone. Come si legge sul CdS, fu amore quasi a prima vista.
Simeone padre c’era l’ultima volta che il Pisa ha giocato in A. Oggi che i nerazzurri sono tornati nell’Olimpo del calcio solo far balenare la possibilità che il figlio del “Cholo”, il “Cholito” appunto, possa indossare la stessa maglia, fa scorrere più di un brivido di emozione sulle pelle di chi c’era, ma anche su quella di chi non lo hanno mai visto, ma ne ha sentito parlare.
«Ma arriva davvero?» continuano a chiedersi i tifosi nerazzurri. Impossibile rispondere adesso che una vera e propria trattativa non è neppure iniziata. E’ difficile perché il «Cholito» è tanto per una neopromossa: per storia e anche per costi. Eppure non è impossibile. Primo: perché il Pisa ha bisogno di un bomber. Secondo: perché il ds dei partenopei Manna è molto vicino all’ad dei toscani Giovanni Corrado. Terzo: in casa Simeone, il legame con Pisa non si è mai interrotto. Uno dei primi a complimentarsi pubblicamente per la promozione in A, infatti, è stato proprio l’allenatore dell’Atletico Madrid.
