Da Miami, acquistato il pallone del gol di Pedro: il ricavato in beneficenza
Il goal di Pedro, della Lazio all’Inter: è stato uno dei momenti decisivi del quarto Scudetto del Napoli. E quel pallone è diventato una reliquia, letteralmente da museo del calcio. Da Miami, come fa sapere Il Mattino, arriva la notizia di una follia bella, firmata dal pizzaiolo napoletano Loris Mele. Originario dei Camaldoli.
«Non sapevo se guardare il Napoli o se guardare l’Inter, stavo diventando matto, sentivo che era proprio quello il momento decisivo! Sono impazzito, sono corso sul sito, dovevo averlo. E alla fine, dopo un paio di rilanci, sono riuscito a comprarlo per duemila dollari». Duemila dollari che peraltro vengono devoluti in beneficenza per dei progetti dedicati ai bambini meno fortunati.
Una doppia gioia e una doppia idea già impressa nella testa: «Prima di tutto, farlo firmare a Conte e a Pedro, così da renderlo ancora più unico, veramente leggendario». E la seconda: «Farlo girare nelle nostre pizzerie», “Pummarola” Miami Beach e Midtown”, «ma anche e soprattutto altrove, tra le altre pizzerie e tra gli altri ristoranti di tutti i napoletani d’America, tifosi e non tifosi, proprio per diffondere il più possibile questa annata indimenticabile, in generale il mito del Calcio Napoli!».
«Sono a Miami da più di 20 anni, ma non mi sentirete mai dire “noi americani”. Sono grato a questo Paese grandioso per tutte le opportunità che mi ha dato, che mi dà e che mi darà ancora, ma io resto per sempre un napoletano in America, questo nessuno lo potrà cambiare mai». Una città, Napoli, che sfoggia a ogni frase e che evidentemente si porta dentro, quasi addosso. Unita allo sport che definisce «il più bello del mondo, una fuga lunga 90 minuti da tutti i pensieri e da tutti i problemi». Quel pallone per lui, come per milioni di tifosi, rappresenta qualcosa.
E quel pallone di Pedro ha impresso un ricordo indelebile, un’emozione unica, una gioia immensa. Duemila dollari non per comprare un semplice pallone. Ma duemila dollari per fare del bene a dei bambini. E per comprare la felicità.
