Non solo Anguissa, l’Arabia tenta un altro pretoriano di Conte

Un anno fa Conte lì blindò. Frank ci pensa, Stan partirebbe per un’offerta indecente

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Il pericolo viene da lontano, da molto lontano: ma nell’aria s’avverte ancora la magia di quel giorno, il 23 maggio, che dimenticare è praticamente impossibile, e non è ancora arrivato il momento di pensare al futuro, bensì di godersi gli attimi, di starsene eternamente affacciati sul bus scoperto e gustarsi la felicità di quei trecentocinquantamila in delirio. La vita è adesso, nei brividi festosi di quegli istanti e però anche nel giudizio secco, inappellabile, di Antonio Conte, che prim’ancora che si cominciasse, ribadì e condivise un’opinione largamente diffusa. “Lobotka e Anguissa sono la coppia di centrocampisti più forte del campionato”. Era il 13 luglio 2024, non era ancora iniziata quell’avventura divenuta poi meravigliosa, ma c’era il passato a timbrare una verità (quasi) assoluta, perché in quel Napoli in costruzione di pilastri ce n’erano un bel po’ – quei due sugli altri – e poi sarebbe arrivato anche l’amuleto McTominay.

 

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Però poi il calcio suggerisce copioni insospettabili, offre opportunità (onestamente) irresistibili e in questo mercato che sta per aprirsi, già si sente il richiamo dei petrol-dollari e dei soldi, tanti “benedetti” e subito. Frank Zambo Anguissa è in prossimità dei 30 anni, quattro li ha attraversati con quel fisico sontuoso nella Napoli dei due scudetti, dentro ci ha messo 153 partite, 11 gol e una presenza dominante: ha un contratto ch’è stato appena rinnovato, lasciando esercitare a De Laurentiis l’opzione, però ha pure l’Al-Qadisiya (quella di Aubameyang, di Nandez, di Nacho) che ne farebbe un uomo ricchissimo, oltre ogni ragionevole dubbio. L’Arabia è la terra promessa, un calcio che spinge per farsi largo, un universo generoso, forse l’unico in grado di “imbarazzare” – eventualmente – Stanislav Lobotka, che è stato vicinissimo al Barcellona nel 2024 e che potrebbe vacillare – parole del suo manager, Branislav Jasurek – soltanto dinnanzi a proposte indecenti: “Il Barça è stato un tema caldo ma la situazione finanziaria non consentì discorsi. Ora Stanislav è in età in cui è legittimo pensare agli aspetti finanziari. Per me resta a Napoli, ammesso che non arrivi un’offerta che gli cambi l’esistenza calcistica e personale”. Lobotka è luce, è aria, è acqua, è la mente del Napoli, è la sua diversità, espressa in sei stagioni, e a 31 anni (a novembre) esibisce i tratti di una maturità solare. I contratti valgono (scadenza 2027, opzione per il club di rinnovo sino al 2028) e contengono pure le clausole (25 milioni) ma chi l’ha detto che debbano essere sfruttate? E che non si ricominci assieme: again o ag4in, come dicono a Napoli?

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