Ivan Ventrone: “Gli insegnamenti di mio padre sono ancora vivi, lui e Antonio erano legatissimi”

“Papà gli aveva detto tante volte: Antonio, sapessi quanto è bello vincere a Napoli”.

Ivan Ventrone è il figlio di Giampiero, vicino ad Antonio Conte per 28 anni, fino alla sua morte.

 

 

Era stato prima preparatore atletico della Juventus in cui giocava il centrocampista leccese, poi parte del suo staff dalla stagione ad Arezzo a quella di Londra col Tottenham.

 

 

 

“Gli insegnamenti di mio padre sono ancora vivi, Antonio li ha trasferiti ogni giorno ai suoi giocatori. Papà è dentro di lui e io ne sono orgoglioso”.

Il prof che sembrava indistruttibile, quello che sapeva mettere in riga i campioni e far crescere i giovani fisicamente e psicologicamente, era molto ammalato ma non ne parlava per non far soffrire chi gli era vicino.

 

 

 

Conte e i giocatori del Tottenham, come scrive Il Mattino, presero parte ai funerali di Ventrone nella chiesa di via Petrarca.

Racconta Ivan: “Mio padre e Antonio erano legatissimi. Uomini con personalità forte, tra loro vi furono anche scontri… Ma poi tutto finiva con un abbraccio perché alla base c’erano una grande stima e la condivisione del lavoro”.

 

 

 

Antonio faceva e fa ancora parte della sua famiglia e ha frequentato spesso il figlio del fraterno amico in questi mesi a Napoli.

“Il rapporto con la famiglia Conte è stato intenso, come quello tra la città e Antonio. Tanti napoletani si sono stupiti che l’allenatore della squadra sia andato ad abitare in centro ma è una scelta fatta per conoscere a fondo Napoli. Lui si è completamente immerso in questa realtà. Non era stato così nelle altre città dove Antonio ha lavorato”, spiega Ivan.

 

 

 

 

“Una settimana fa ci siamo tutti emozionati allo stadio Maradona”. Ivan era seduto accanto ad Elisabetta, la moglie dell’allenatore. “Felice da napoletano e felice per Conte perché so quanta applicazione metta nel proprio lavoro. Una religione per lui”.