Emozioni altalenanti e di diversa natura. Un po’ di anni ’80 nella serata di serie A. Attaccati alle “radioline” o ai cellulari per sapere dagli altri campi…E Antonio Conte è a un passo dallo scudetto. Lo aspetta l’ultima al Maradona, anche se lui non ci sarà. Dal CdS: «Siamo vicini allo scudetto ma ancora dobbiamo fare l’ultimo passo, in casa nostra, con il supporto con i nostri tifosi. È un campionato veramente molto difficile, quello che volevamo fare era dar fastidio fino alla fine… Siamo stati tanto in testa alla classifica nonostante un’annata piena di difficoltà, sotto tutti i punti di vista. Ma non ci siamo mai lamentati e ora siamo a un passo dalla storia. Vincere a Napoli è diverso». E ancora: «Perdiamo molti pezzi, questa volta mancava Lobotka, ma siamo sempre lì a combattere. Merito di questi ragazzi che ci mettono anima e cuore, oltre alle gambe. Mi auguro di festeggiare questo scudetto. Abbiamo l’osso in bocca e non vogliamo mollarlo. Sono molto stanco, ho dato tutto: a Napoli a volte c’è una domanda sempre molto alta, a volte molto più alta delle reali possibilità per cui si può lottare. Ho sentito tanta responsabilità». Il tecnico, espulso al Tardini, non sarà in panchina contro il Cagliari: «Mi dà fastidio non essere lì a giocarmi una partita decisiva per cui lavori tutto l’anno, ma confido nello staff e nel Maradona».
