Nel mirino l’attaccante David, il jolly Sudakov, il centrocampista Ferguson e il difensore Kiwior
Il primo della lista per diritto ereditario. King Kevin De Bruyne (33) resta il nome cerchiato in rosso dal Napoli per la squadra del futuro. Ma ci sono anche altre ![]()
stelle nel mirino del club di De Laurentiis per impreziosire il firmamento azzurro ed innalzare così il tasso tecnico della squadra. Su tutte l’attaccante Jonathan David (25) ormai ex Lille; il jolly Sudakov (22) dello Shakthar ed il difensore Kiwior (25) dell’Arsenal. In mezzo tante altre idee che sono più di alternative e che il club azzurro tiene comunque in caldo. Con ordine. De Bruyne scioglierà le riserve e deciderà se accettare o meno l’offerta del diesse Manna (contratto biennale da 8 milioni con bonus alla firma per approdare all’ombra del Vesuvio) entro i primi di giugno. Il Napoli si è mosso prima degli altri per arrivare alla stella del Manchester City che ha giocato (e vinto tutto) per dieci anni con i Citizens. La sua scelta non è certo condizionata dai soldi, visto che la Saudi League e l’Mls gli offrono ponti d’oro, ma quella di chiudere una carriera straordinaria in un campionato – quello italiano – comunque competitivo con la possibilità di giocare ancora la Champions e quella di vivere in un posto che già conosce e che ha scelto come location del suo matrimonio (si è sposato otto anni or sono a Sant’Agnello in penisola sorrentina). Per l’attacco fari puntati si Jonathan David: con gli agenti del centravanti c’è stato un primo incontro a Napoli, ma senza fumata bianca. Bisogna trovare un accordo sulle commissioni da riconoscere al management visto il suo status di svincolato (di lusso). Se ne riparlerà a breve. Le alternative non mancano. Lorenzo Lucca (24) dell’Udinese e Rasmus Hojlund (22) del Manchester United sono sempre sul taccuino azzurro.
stelle nel mirino del club di De Laurentiis per impreziosire il firmamento azzurro ed innalzare così il tasso tecnico della squadra. Su tutte l’attaccante Jonathan David (25) ormai ex Lille; il jolly Sudakov (22) dello Shakthar ed il difensore Kiwior (25) dell’Arsenal. In mezzo tante altre idee che sono più di alternative e che il club azzurro tiene comunque in caldo. Con ordine. De Bruyne scioglierà le riserve e deciderà se accettare o meno l’offerta del diesse Manna (contratto biennale da 8 milioni con bonus alla firma per approdare all’ombra del Vesuvio) entro i primi di giugno. Il Napoli si è mosso prima degli altri per arrivare alla stella del Manchester City che ha giocato (e vinto tutto) per dieci anni con i Citizens. La sua scelta non è certo condizionata dai soldi, visto che la Saudi League e l’Mls gli offrono ponti d’oro, ma quella di chiudere una carriera straordinaria in un campionato – quello italiano – comunque competitivo con la possibilità di giocare ancora la Champions e quella di vivere in un posto che già conosce e che ha scelto come location del suo matrimonio (si è sposato otto anni or sono a Sant’Agnello in penisola sorrentina). Per l’attacco fari puntati si Jonathan David: con gli agenti del centravanti c’è stato un primo incontro a Napoli, ma senza fumata bianca. Bisogna trovare un accordo sulle commissioni da riconoscere al management visto il suo status di svincolato (di lusso). Se ne riparlerà a breve. Le alternative non mancano. Lorenzo Lucca (24) dell’Udinese e Rasmus Hojlund (22) del Manchester United sono sempre sul taccuino azzurro.
Il Napoli resta vigile anche sulle posizioni di Pellegrini (28) della Roma e Frattesi (25) dell’Inter.
Entrambi potrebbero avere la valigia pronta per cambiare aria. Preso Luca Marianucci in difesa dall’Empoli a centrocampo è pressing per Sudakov dello Shakthar: gli ucraini chiedono 40 milioni.
In fase molto avanzata l’operazione Miguel Gutierrez, rinforzo per la fascia sinistra su cui si è fiondata anche la Juventus.
In difesa oltre a Kwior, radar accesi su Beukema del Bologna che chiede la luna (circa 30 milioni) per l’olandese. In terra felsinea – più precisamente a centrocampo – c’è anche lo scozzese Ferguson che piace e tanto al Napoli.
Fonte: Il Mattino