A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Parma-Napoli
Approfondimento su Parma-Napoli
Il Parma nella gara di andata era stato in vantaggio per gran parte del match, prima di subire la rimonta partenopea nei minuti finali.
Si è giocata ieri sera alle 20:45 presso lo stadio “Tardini” la sfida Parma-Napoli, valida per la trentasettesima e penultima giornata del campionato di Serie A. I ducali, che con l’avvento sulla panchina dell’ex difensore nerazzurro Cristian Chivu hanno pareggiato contro l’Inter e battuto la Juventus, nell’ultima gara casalinga della stagione si giocavano una fetta importante della permanenza nella massima categoria. Discorso diverso per i partenopei, arrivati in Emilia in vetta alla classifica con un solo punto di vantaggio a causa del pareggio interno di sette giorni prima contro il Genoa.
E adesso, dopo lo 0-0 in Emilia e il contemporaneo 2-2 dell’Inter in casa contro la Lazio, a novanta minuti dal termine il distacco resta immutato col Napoli che se batterà in casa il Cagliari diventerà campione d’Italia.
Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
Il batticuore- C’è un solo unico grande punto da affrontare nell’incredibile serata vissuta ieri. Un Napoli che a Parma ha rischiato di gettare via lo scudetto per incapacità di riuscire a far male a un Parma che aveva l’obiettivo salvezza ancora da conquistare. Tre legni a farci tirare giù un elenco completo di “Santi da calendario” e una sensazione di continuo affanno. Deve tanto Antonio Conte alla Lazio, ieri in grado al 90° di agguantare un 2-2 che forse non la aiuterà ad arrivare in Europa, ma che potrebbe e dovrebbe consegnarci il quarto storico scudetto. A patto che: 1) non ci si faccia prendere da ansia e frenesia; 2) che si resti lucidi sul campo; 3) che sia chiaro che i jolly sono definitivamente terminati.
La narrazione- E’ stata una serata in cui nè il Napoli a Parma, nè l’Inter in casa con la Lazio sono riusciti a vincere la loro sfida, con lo scudetto che resta in bilico ma pendente verso il Vesuvio. Si è scatenata ieri la solita narrazione (io amo definirla FAVOLA NORDICA) secondo la quale il rigore assegnato ai biancocelesti al Meazza non doveva essere assegnato. UNO DEI RIGORI PIU’FACILI ED EVIDENTI DA CODIFICARE SENZA SE E SENZA MA. E senza che un solo cronista nato dal Pò in su abbia fatto cenno alla revoca del penalty per i partenopei al 93° per un fallo di Simeone avvenuto qualche secondo prima. Chiarisco, non voglio discutere se il fallo ci fosse stato o meno, ma a parti invertite qualche parlamentare che ha a cuore i nerazzurri (e molto meno la popolazione) avrebbe aperto un’interrogazione parlamentare.
L’isolamento- In attesa di capire quando si disputerà l’ultima giornata, c’è un tema relativo alla possibile anche se remota data di eventuale spareggio visto l’impegno dell’Inter nella finale di Champions League (UN SINCERO IN BOCCA AL LUPO), a Napoli c’è frenesia. E’ il momento in cui tutte le componenti del mondo Napoli devono fare bene il proprio dovere. Lasciamo perdere le feste scudetto, siamo i più bravi al mondo a prepararle in 1 ora, dedichiamoci a dare serenità a questi ragazzi nei prossimi giorni. Conte, che sarà squalificato e in tribuna, saprà gestire bene questi momenti (anche se nelle gare contro Genoa e Parma qualcosa andava rivisto) e preparare la squadra ad approcciare nel modo giusto alla sfida. La stampa (TUTTI MA PROPRIO TUTTI) deve proteggere la squadra senza tirare fuori spifferi per nulla graditi e che tolgono energie. Del futuro del tecnico e di alcuni giocatori avremo tempo per parlarne. ORA ANDIAMO A CACCIA DEL SOGNO!!!
“A mente fredda” è a cura di Marco Lepore
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