Il Napoli contro il Genoa: statistiche, migliori per reparto e possesso palla

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Una serata che si preannunciava trionfale per il Napoli si è trasformata in un’amara occasione mancata. Contro un Genoa solido, cinico e tutt’altro che arrendevole, gli uomini di Antonio Conte non sono andati oltre il 2-2, un pareggio che pesa come una sconfitta nella corsa scudetto. L’Inter, ora a pari punti, sorride da lontano.

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Napoli padrone del gioco, ma non del risultato

Dal primo all’ultimo minuto, il Napoli ha cercato di imporre il suo calcio. Il 58% di possesso palla racconta una squadra dominante nel palleggio e nella costruzione. Tuttavia, al di là dei numeri, ciò che è mancato è stata la precisione sotto porta e, soprattutto, la capacità di chiudere una gara che sembrava nelle proprie mani.

Il primo tempo è stato a senso unico, con il Napoli che ha costruito sei occasioni da gol nitide. Eppure, complici un portiere avversario in serata di grazia e un pizzico di sfortuna, il vantaggio è rimasto risicato. Il Genoa, più attendista, ha fatto il suo gioco: pochi tocchi, verticalizzazioni rapide e tanta concretezza.

Un Genoa che non molla mai

La squadra di Patrick Vieira ha dato l’ennesima dimostrazione di quanto questo gruppo sia ben organizzato e mai disposto ad alzare bandiera bianca. Nonostante un primo tempo sofferto, i rossoblù hanno saputo colpire nei momenti giusti. Un segnale di grande maturità e lucidità, che ha fruttato un punto fondamentale in chiave salvezza.

I singoli: chi ha brillato

PORTIERE – Alex Meret

Nonostante il risultato, Meret ha trasmesso sicurezza per gran parte della gara. Non ha dovuto compiere molti interventi (solo 2 parate effettive), ma è sempre stato reattivo nelle uscite alte. L’autogol gli pesa sulla coscienza, ma la prestazione generale resta sufficiente.

DIFENSORE – Amir Rrahmani

Solido nel duello fisico, lucido in marcatura, ha spesso chiuso sugli attacchi laterali del Genoa. Leader silenzioso della retroguardia, ha fatto valere esperienza e posizionamento in una serata complessa per la difesa azzurra.

CENTROCAMPISTA – Scott McTominay

Il migliore in campo per distacco. Ha dettato i tempi della manovra, recuperato una marea di palloni e fornito l’assist per il secondo gol. Fisico, visione, leadership: Conte lo ha trasformato in un centrocampista totale.

ATTACCANTE – Romelu Lukaku

Ha lottato su ogni pallone, ha fatto a sportellate con tutta la difesa genoana e ha creato occasioni per sé e per i compagni. Non è stato letale sotto porta, ma la sua prestazione resta di livello altissimo per qualità e sacrificio.

STATISTICHE PRINCIPALI

  • Possesso palla: Napoli 58% – Genoa 42%
  • Tiri totali: Napoli 18 – Genoa 8
  • Tiri in porta: Napoli 10 – Genoa 2
  • Corner: Napoli 7 – Genoa 0
  • Parate effettuate: Napoli 1 – Genoa 7

 

Conclusione

 

 

Il Napoli ha sprecato una grande opportunità. A due giornate dalla fine, il margine di errore è praticamente azzerato. Questa squadra ha qualità e talento, ma deve imparare a gestire meglio le situazioni di vantaggio. Il Genoa, invece, esce dal Maradona con un punto pesantissimo, frutto di compattezza, spirito di sacrificio e cinismo.

 

Nel calcio, come nella vita, non sempre vince chi merita di più: conta chi è più efficace nei momenti decisivi. E oggi il Napoli, per l’ennesima volta in stagione, ha pagato caro ogni distrazione.

 

Di Giovanni Mirengo

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