«Io tra Pep, Mou e Conte ma cresciuto con Wenger»
Trentotto anni domenica 4, allenatore del momento, è inseguito da Roma e Milan e da tedesche e spagnole Ma «il Como resta la priorità».
Alla Serie A ha portato qualcosa di originale. Che viene da lontano e… dall’alto «Arsène è stato il più importante, otto anni che non dimentico Il resto lo devo a tre fenomeni che non sono così distanti come molti pensano. Il mio futuro lo deciderò a fine stagione quando mi confronterò col club. Altri mi hanno cercato, lo trovo normale»
Fonte: CdS



