Manna, miglior dirigente dell’anno: “Al Napoli condividiamo tutto, anche le sofferenza”

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Il direttore sportivo del Napoli, Giovanni Manna, è stato insignito del premio come miglior dirigente dell’anno e da Coverciano ha parlato di questa sua esperienza in azzurro, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Il ds premiato a “Inside the Sport” come miglior dirigente dell’anno «Al Napoli condividiamo tutto, anche le sofferenza DeLa investe e ogni opportunità in Premier va colta» Manna gioca di squadra «Un lavoro incredibile»

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« Il lavoro della squadra e dell’allenatore è stato incredibile: se arriviamo in fondo il merito sarà loro». Un filo di voce e tono deciso, Giovanni Manna riceve il premio dall’Unione stampa sportiva nell’Aula Magna di Coverciano, luogo al tempo stesso austero ed evocativo per far andare il pensiero a quella parola che non si pronuncia, ma che è lì meravigliosamente sospesa. «Intanto – aggiunge il diesse del Napoli ampliando il concetto che entusiasma i tifosi azzurri mentre viene premiato come miglior dirigente dell’anno – devo ringraziare il presidente De Laurentiis e il dottor Chiavelli: aver puntato su un “ragazzo” di trentasei anni dopo la stagione precedente non era così scontato. Detto questo, siamo contenti di quello che abbiamo fatto: essere in testa a quattro giornate dalla fine è veramente qualcosa di significativo e si fa persino fatica a dirlo anche solo pensando al punto da cui siamo partiti». Adesso è una questione di dettagli, di pezzi da incastrare al posto giusto nel momento giusto. «Durante l’anno mi piace girare, anche perché il mercato non si fa in estate e basta, però in questo momento vicinanza e presenza discrete sono fondamentali. È un supporto prezioso nel lavoro di condivisione. E pure di sofferenza: anche se oggi è un giorno positivo».
CHAMPIONS. La domanda sul motivo per cui il Napoli abbia pescato così tanto oltre la Manica è il gancio per spostare l’attenzione su McTominay: l’uomo del momento. «Scott, che ora è sulla bocca di tutti perché fortunatamente sta facendo molto bene, non era un calciatore che andava scoperto, ma era un elemento di rilievo che è stato messo al centro di un progetto altrettanto importante. La nostra attenzione alla Premier è dovuta al fatto che si tratta del campionato migliore al mondo con calciatori di altissimo livello che garantiscono tutto sotto ogni profilo, tecnico, tattico, caratteriale e atletico, e ogni opportunità è un valore aggiunto». Presente e futuro, appunto, che si intrecciano in maniera diabolica ed estremamente intrigante. «Il Napoli ha sempre investito e l’impegno della famiglia De Laurentiis è stato costante negli anni. È chiaro che bisogna fare una squadra competitiva perché torneremo in Champions e vogliamo disputarla in modo degno e come i tifosi del Napoli meritano. Ora siamo concentrati sul presente e tra un mese vedremo».
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