THE CHAMPIONS. Nessuno di loro ha conquistato la Premier, in carriera: non ci è riuscito McTominay con lo United, una palestra e una scuola di calcio e mentalità comunque vincente frequentata dal 2002 al 2024, e neanche Gilmour con il Chelsea, il club in cui ha concluso la crescita iniziata con i Rangers a Glasgow,
frequentando Cobham da giovane apprendista ai tempi di Conte. Un incrocio del destino: a Napoli lo ha voluto proprio il signor Antonio. Billy, il più giovane dei tre con 23 anni, è stato però campione d’Europa con i Blues: ha conquistato la Champions nel 2021 giocando pochissimo (due presenze, una da titolare) ma fortificando spalle e carattere fino alla finale da componente del gruppo. È stata quella l’unica esperienza europea di quel valore, ma in Premier vanta 81 presenze tra Chelsea e Brighton. Nel Napoli, finora, ha sostituito degnamente Lobotka durante l’infortunio e sabato è stato decisivo al suo fianco contro l’Inter: ripescato dopo tanta panchina, non è mai sceso sotto ritmo. Al massimo lo ha aumentato. Un po’ il discorso di Billing, 28 anni, 152 partite in Premier con Huddersfield Town e Bournemouth: invisibile per cinque giornate, poi titolare a Como (tra i migliori) e decisivo con l’Inter in 8 minuti partendo dalla panchina: entra, segna e la corsa scudetto resta viva. Fonte: CdS
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