Belardi: “Scudetto? Il Napoli può dire la sua. Fiorentina? É una buona squadra”

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Durante “1 Football Club”, programma condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Emanuele Belardi, ex portiere di Napoli, Udinese e Juventus. Di seguito, un estratto dell’intervista.

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Guardando invece la lotta scudetto tra Inter, Napoli ed Atalanta, alla luce del pareggio di sabato tra Napoli ed Inter al Maradona, chi vede favorito per la vittoria finale?
“Il Napoli, contro l’Inter, se l’è giocata ad armi pari, nonostante una rosa meno completa. Mancavano giocatori importanti, ma la squadra ha lottato fino alla fine e ha anche rischiato di vincere. Quindi i giochi sono ancora aperti e la lotta continuerà fino all’ultima giornata. Il pareggio lascia tutto in bilico, ma anche una sconfitta avrebbe lasciato speranze. Certo, a livello psicologico bisognava capire come si sarebbe reagito, e la risposta c’è stata, ma per me è tutto ancora da decidere. Quindi credo che il Napoli possa ancora dire la sua. Inoltre, non dimentichiamo il terzo incomodo: l’Atalanta. Sta lì, sorniona, osservando le prime due con molta attenzione. Se sabato avesse vinto, sarebbe addirittura al secondo posto. Ha avuto tanti infortuni, ha perso giocatori importanti e ha accusato anche un piccolo calo fisico, visto che in casa non vince da un po’. Però è ancora in corsa. Non dimentichiamo che le squadre di Gasperini da marzo in poi volano.”
Parlando invece delle polemiche arbitrali, qual è il suo pensiero? Possiamo dire che il livello della classe arbitrale attuale sia inferiore rispetto al passato?
“Sicuramente oggi mancano quegli arbitri leader che riuscivano a mettere d’accordo tutti con uno sguardo. Ma il vero problema è la mancanza di uniformità nelle decisioni. Non si può ricorrere al VAR in alcune situazioni e in altre no, lasciando la decisione all’arbitro di turno. Le polemiche nel calcio ci sono sempre state, ma oggi, con il VAR, bisognerebbe stabilire un protocollo chiaro e applicarlo in modo uniforme. Secondo me, servirebbe più uniformità di giudizio, perché se in una partita viene presa una decisione e in un’altra l’opposto, è normale che i tifosi inizino a farsi dei cattivi pensieri. Bisognerebbe stabilire un protocollo fisso e applicarlo senza interpretazioni personali. Altrimenti chi è in malafede potrebbe pensare che ci siano trattamenti di favore, e questo alimenta inutili polemiche.”
Complimenti a Dimarco per il gran gol segnato, imparabile per Meret. La barriera poteva essere posizionata meglio?
“Forse sì, avrebbe potuto posizionarla un passo più a destra. La palla è passata accanto al primo uomo della barriera, mentre di solito in situazioni simili passa sopra il secondo. I giocatori hanno saltato e la palla è passata davvero di pochi centimetri. Anche se ci fosse stato un uomo più esterno, forse la palla sarebbe entrata lo stesso. Ma se vogliamo essere meticolosi, sì, un leggero spostamento della barriera avrebbe potuto fare la differenza.”
Nel prossimo weekend il Napoli ospiterà la Fiorentina, la Juventus giocherà in casa contro l’Atalanta e l’Inter, almeno sulla carta, avrà la partita più semplice contro il Monza. Quali sono i suoi pronostici?
“Non è facile fare pronostici. Sulla carta, l’Inter ha l’impegno più abbordabile, vista la stagione del Monza. Il Napoli affronta una Fiorentina che ha una buona squadra e un allenatore, Palladino, preparato, e che domenica è tornata alla vittoria dopo un periodo difficile. La Juventus potrebbe avere una partita meno alla sua portata, ma nel girone di ritorno ogni sfida diventa complicata. Anche quelle che sembrano più facili possono rivelarsi insidiose in campo. Se sblocchi la partita subito, tutto diventa più semplice; altrimenti, il rischio di soffrire aumenta.”
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