Tre punti in quattro partite, gol presi negli ultimissimi minuti, allunghi ed occasioni mancate, in sintesi la fotografia del Napoli di febbraio. La squadra, oltre a non saper più vincere, pare non regga nel finale. La Gazzetta dello Sport prova ad analizzare gli elementi della “crisi”: “Il peggiore attacco delle prime cinque è un dato sicuramente rilevante: l’Inter ha Lautaro Martinez e Thuram, l’Atalanta ha Retegui e Lookman, il Napoli ha solo Lukaku, mica il massimo in questo momento, con nove gol, e alle sue spalle c’è McTominay, come marcatore, che ne ha fatti sei pur essendo un centrocampista. Lukaku è tormento – raramente estasi – e a Como, raccontano le statistiche, otto palloni toccati. In difesa prima c’erano protezioni e sicurezze, ora si è aperta una crepa: due gol dal Como come anche dalla Lazio, sono sei partite che il “povero” Meret è costretto a subire e domenica gli è toccato pure scoprire il fuoco amico, racchiuso nello sciagurato retropassaggio di Rrahmani.” Inoltre, la cessione di Kvara, gli infortuni, però continua la rosea “mancano dodici partite alla fine, il Napoli aspetta l’Inter nel Maradona tutto esaurito, deve ritrovare in sé la forza fisica e quella mentale per resistere e restare vivo in una lotta che non sembrava dovesse appartenergli e che invece è ancora tutta da da affrontare. “Odio perdere” ha detto Conte. Figurarsi riperdere.”
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