I quattro motivi della crisi nel mese di febbraio: i big in ombra
Il KO contro il Como ha certificato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il Napoli ha perso brillantezza. A febbraio i fedelissimi di Conte hanno reso al di sotto dei propri standard. E’ questo secondo l’edizione odierna de “Il Mattino“, uno dei motivi della flessione della squadra azzurra. Una flessione che è costata la testa della classifica. Ecco un estratto dell’articolo oggi in edicola.
“Nel calo generale c’è ovviamente quello dei singoli, o almeno di quelli che dovrebbero provare a fare la differenza per tasso tecnico e personalità. Il primo a finire sul banco degli imputati è certamente Romelu Lukaku che a gennaio è stato il mattatore del Napoli con 3 gol 3 due assist messi a referto e che nel mese di febbraio è fermo al palo (0 gol fatti e appena 1 solo assist servito). Big Rom sembra essere Little Rom e senza il suo contributo in fase offensiva, le percentuali del Napoli in zona gol sono crollate. Lukaku è uno che da solo può tenere a bada tutta la difesa avversaria ma Conte a Como lo ha sostituito dopo appena un’ora di gioco. Senza Lukaku, però, il Napoli perde il punto di riferimento e i compagni non sanno dove appoggiarsi per sfondare.
La speranza, però, è che dopo questo mese possa tornare ad essere determinate a suon di gol e sponde preziose. Così come Lobokta che sembra aver perso l’argento vivo che solitamente lo caratterizza. Meno brillante, meno rapido nelle scelte, meno incisivo nella fase di costruzione: se Antonio Conte lo ha addirittura sostituito a 10 minuti dalla fine nella gara (da vincere) contro l’Udinese vuol dire che il campanello d’allarme suonava a tutta forza. Ma lo slovacco sembra leggermente affaticato e le sue prestazioni sono molto al di sotto dei suoi standard”.
