Saltano, al gol di Dia, sia Marco Baroni che Antonio Conte. Per motivi diametralmente opposti, ovvio. Ma il pareggio con la Lazio non è “sinonimo di fermata”. C’è un Raspadori in più, un modulo da poter riutilizzare…Scrive Antonio Corbo su La Repubblica: “Accade che la disillusione sia amarissima, l’autorete davvero fortunosa per il vantaggio aveva proiettato il Napoli in un sogno da cui anche Conte fa troppa fatica a uscire. Conte è un guerriero con la faccia affumicata da mille battaglie, niente è compromesso, il mercato estivo da 149,5 milioni si rivela ancora una solida piattaforma, anche Conte con calma capirà che il calcio chiede qualcosa in più per il primato a un club che all’improvviso fa cassa con l’attaccante più tecnico, Kvaratskhelia tra i pochi come proprio Raspadori a segnare con due piedi, se degrada a riserva proprio Kvara senza un ricambio adeguato, se nei mercati va ad offrire a condizioni da discount Zerbin e Folorunsho, se in panchina ha Ngonge e lo rimanda al posto. A cento giorni e 13 gare dalla fine il Napoli ha tutto per rimettersi in viaggio. Ha ritrovato un giocatore che vale un modulo in più, Raspadori, e quel 3-5-2 che torna comodo se non vincente”.
