Il Mattino oggi in edicola si focalizza su Romelu Lukaku. Con le sue 9 reti è il capocannoniere della rosa, ma a latitare sono le alternative in panchina. Con l’addio di Kvara (autore di 5 reti in campionato prima della sua partenza), Conte ha perso anche il secondo miglior marcatore tra i suoi attaccanti. Simeone e Raspadori, che sulla carta rappresentano le alternative a Lukaku, hanno messo insieme fin qui due gol in campionato: uno a testa.
Praticamente una miseria, se si considera che uno come Simeone è entrato praticamente in tutte le partite salvo quelle contro Monza, Lecce e Venezia. Certo, a volte ha avuto a disposizione appena una manciata di minuti, ma in ogni caso non è mai riuscito a lasciare il segno. L’ultimo gol del Cholito è datato 25 agosto 2024 contro il Bologna mentre quello di Raspadori (310 minuti giocati in campionato) è arrivato alla fine di dicembre scorso ai danni del Venezia. Contro l’Udinese, quando Conte ha tirato fuori Lukaku, Anguissa e Politano per mettere dentro Raspadori, Simeone e Ngonge, sono usciti contemporaneamente 15 gol in cambio di 2. Il dato è preoccupante, perché per una squadra che vuole arrivare in fondo e provare a vincere lo scudetto, anche i ricambi devono fare la differenza. Numeri lontani da quelli dello scudetto di due stagioni fa.
