Donn’ Anna cara, altro che dicerie…questi so’ fantasmi!
Per le strade di Napoli è possibile trovare tante dimore nobiliari che in un tempo, piuttosto lontano, sono state scenario di amori, segreti e misteri. Alcune sono attualmente abitate, ma la maggior parte sono vuote, anche se solo in apparenza. Infatti, per ciascun palazzo disabitato, vi sono altrettante anime a popolarlo…i fantasmi di alcuni inquilini del tempo. Scegliamone uno famoso, il maestoso Palazzo Donn’ Anna, per esempio. Costruito nel ‘500 su di un edificio già esistente, La Serena, è ubicato sulla collina di Posillipo. Fu dimora della Regina Giovanna D’Angiò. Si narra che la sovrana scegliesse i pescatori più belli e affascinanti del quartiere Santa Lucia per trascorrere con loro notti di passione che, puntualmente, finivano in tragedia. All’alba, infatti, li ammazzava, gettandoli dalle finestre del palazzo, o in una botola. Si dice che, da sempre, all’ interno del palazzo si sentano ancora i lamenti degli innumerevoli amanti della regina. E che essi si siano vendicati con i successivi proprietari. Alla fine degli anni trenta del 1600, la villa fu poi ereditata da Anna Carafa, figlia di Antonio Carafa e moglie di Don Ramiro Guzman, Duca di Medina Las Torres e Viceré di Napoli. Donn’Anna, per scongiurare la maledizione legata al palazzo, lo fece ricostruire completamente. In occasione dei lavori di rifacimento decise di mettere in scena uno spettacolo teatrale come augurio per la ristrutturazione in corso. Protagonisti dello spettacolo furono il Principe Gaetano di Casapesenna e Donna Mercede de Las Torras. I due a fine spettacolo si scambiarono un bacio, cosa che scatenò l’ira silenziosa di Don Anna. La giovane, nei giorni seguenti, ebbe numerosi scontri verbali con Donn’Anna e successivamente sparì senza lasciare alcuna traccia.
Il palazzo non fu mai ultimato a causa della prematura scomparsa di Donn’Anna durante la rivolta di Masaniello. Si racconta che all’interno di quest’ edificio vaghi il fantasma di Anna Carafa e che tormenti i due sventurati amanti, Mercedes e Gaetano, ostacolati anche nella morte dalla gelosia di chi ha voluto che quell’amore non sbocciasse nemmeno in vita. Attualmente Palazzo Donn’Anna è stato suddiviso in vari condomini e per questo non è visitabile. E’ possibile solo raggiungere via mare la spiaggia che un tempo ha visto approdare le barche degli amanti, i pescatori della Regina Giovanna, ignari del destino funesto che li attendeva.
Ludovica Raja
