L’identikit: chi è Okafor. Su instagram si trova con questo nome «noah.arinze»

Dieci giorni fa era stato a un passo dal Lipsia ma non aveva superato le visite mediche

0

La montagna ha partorito il topolino. Da Garnacho Okafor, ma ora il Napoli ha l’esterno che serviva a Antonio Conte. L’attaccante svizzero (di origini nigeriane) è stato al centro di un vero e proprio caso di mercato. Circa 10 giorni fa, infatti, Okafor è volato a Lipsia per trasferirsi al club tedesco ma dopo qualche ora è rientrato a Milano perché non avrebbe superato le visite mediche. Niente di fatto, quindi, con il giocatore che sembrava destinato a rimanere in rossonero, salvo poi il colpo last minute del Napoli.

Factory della Comunicazione

Arrivato nel 2023, in questa stagione ha collezionato 558 minuti con la maglia del Milan, realizzando anche un gol contro il Torino alla prima di campionato.

Le qualità

 

La storia di Okafor parte dalla Svizzera, precisamente da Binningen, comune di 15mila abitanti del Canton Basilea Campagna. Padre nigeriano, madre svizzera. I genitori si sono incontrati a Basilea quasi per caso, Noah è nato e cresciuto lì anche calcisticamente. Agli inizi però non tutto è filato liscio: l’allenatore dell’Arisdorf, piccolo club vicino casa, lo cacciò – giovanissimo – perché si era presentato al campo con la pretesa di giocare subito, senza scarpini né parastinchi. Rispedito indietro, Noah è tornato a casa ma non si è arreso, ha detto al padre che voleva giocare in quella squadra e così è stato. Da lì si può dire che sia iniziato tutto perché dopo 6 mesi all’Arisdorf quello stesso mister che l’aveva rimandato a casa la prima volta lo ha poi proposto ad un club ben diverso dicendogli «Non è qui il tuo posto, devi andare al Basilea».

 

Provino e via all’esperienza nel Basel che alla fine è durata 11 anni in totale. Il calcio in casa Okafor è pian piano diventato lo sport praticato dalla maggior parte della famiglia di Noah. In principio a provarci è stato il padre Christian ma ben presto ha capito che non era quella la sua strada. Dopo aver lasciato la Nigeria pensava che il calcio potesse diventare il suo riscatto salvo poi diventare un meccanico.

 

Ha trasmesso questa passione ai suoi figli, da Noah ai suoi fratelli minori Isaiah (che gioca nello Zurigo) ed Elijah (attualmente infortunato con il Lugano). A proposito di infortuni: c’è stato un momento, durante l’adolescenza, in cui Noah Okafor ha visto quasi scivolare via il sogno di diventare un calciatore. Un grave infortunio l’ha tenuto lontano dal campo per 6 mesi.

 

Le origini

 

Okafor su Instagram si chiama «noah.arinze» dove Arinze sta per Arinzechukwu, il diminutivo del suo secondo nome, richiamo alle origini nigeriane. Avrebbe potuto indossare la maglia della nazionale africana, invece ha scelto la Svizzera, il paese in cui è nato e cresciuto.

 

Fonte: Il Mattino

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.