Ad un certo punto Spinazzola sembrava in bilico, in partenza. Quello stesso Spinazzola che all’Olimpico – oltre il gol – ha fornito una prestazione da migliore in campo. D’altra parte, le sue qualità tecniche non sono mai state messe in discussione da nessuno. Scrive Il CdS:
“Sprinta tra doppi passi, serpentine e recuperi difensivi, è un’altra risorsa preziosa che ha scoperto e compreso la lezione di Conte: sfruttare le occasioni che la stagione può offrire. Come Gilmour quando si è fatto male Lobotka, come Juan Jesus dopo l’infortunio di Buongiorno, anche Spina si è fatto spazio in silenzio tra le pagine di questa annata approfittando di un nuovo capitolo tutto per lui […]Spinazzola si è reso prezioso, ha ritrovato fiducia e minutaggio, ha agito anche da esterno alto oltre che da terzino e ieri ha giocato la quarta partita da titolare nelle ultime cinque. La brillantezza ricorda quella dei tempi migliori. La corsa è fluida. Il gol, il primo con la maglia del Napoli, è stato un pezzo di bravura. Una rete da rifinitore, fantasista. Il gol di Angelino, che nasce dal suo lato, modifica l’umore collettivo, ma la squadra di Conte torna a casa mettendo in valigia diverse certezze. Una di queste è la crescita costante di Spinazzola che a fine partita ringrazia i tifosi, applaude e riparte”
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