Il Cds vota gli azzurri: Politano e Zambo in versione mostri. Difesa in affanno? No è da sette
Dopo la vittoria del Napoli al Maradona contro la Juventus, il Corriere dello Sport vota gli azzurri. Queste le valutazioni:
Conte 7,5 – Il Napoli del secondo tempo è un capolavoro per interpretazione, intensità, rabbia nella reazione e senso del dominio. Il tutto, senza Olivera e Buongiorno. E Kvara. Chiude così: tiri 14-5, cross 25-6, angoli 10-1. Seconda vittoria in rimonta dopo quella con l’Atalanta.
La parata su Yildiz al 5’ è portentosa e decisiva.
Duella con Nico Gonzalez e lo annichilisce. Bissa con Mbangula. Più accorto del solito – è il tema – ma determinante.
Un’altra partita di governo in area. Tra Kolo, Nico e la mezzala che entra.
Quando la Juve costruisce va a prendere Koopmeiners fino alla trequarti. Sicuro su Kolo e Vlahovic.
Terzino al posto di Olivera: prende le misure a Yildiz dopo lo spavento del 5’ (seduto, ringrazia Meret) e aggiunge discese e cross in fase offensiva.
Impreciso in avvio, sfortunato sul rinvio che diventa assist per Kolo Muani. Poi, nella ripresa, Frank diventa Hulk: straripa, piega Thuram, non sbaglia più nulla e segna il quinto gol di una stagione meravigliosa.
L’errore vero sul gol di Kolo è suo: scriteriato rinvio di testa in area. Nel secondo tempo firma una regia d’autore. E quanto sacrificio tra Koop e Thuram (6 riconquiste).
Nel primo tempo Locatelli lo ingarbuglia. Poi, alza testa e ritmi. E si rifà su Loca strappando il rigore con un giochetto very good.
Partita mostruosa in due fasi: si alza, si abbassa, sfida Cambiaso e Savona, accorcia su Nico. Uno dei 6 cross prodotti è l’assist per Anguissa. Sua l’intuizione iniziale da cui nasce il rigore. L’esultanza dopo l’ennesimo recupero è il simbolo della serata. Esce sfinito.
Ha Gatti e Kalulu addosso, ma più passa il tempo e più cresce. È in fiducia, firma sponde e passaggi decisivi come sul rigore. Rigore che trasforma segnando il gol numero 9 in campionato, il terzo in 4 partite, il 200° nei cinque tornei top d’Europa.
Comincia bene, nonostante McKennie e i raddoppi di Yildiz: sgasa, crea, invita Anguissa di testa. Il migliore del primo tempo. Paradosso? Cala Nel secondo.

