Mauro: “Tra Conte e Motta, scelgo Antonio; la Juve è un bel quadro, il Napoli è un’opera d’arte”

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“Conte o Motta? Scelgo Antonio perché valorizza i giocatori al cento per cento”. Massimo Mauro, campione d’Italia tanto con la Juventus (1986) quanto con il Napoli (1990), parte dal duello in panchina per anticipare il big match di sabato. Dice ai microfoni de La Gazzetta dello Sport:
Che sensazioni ha per il Maradona?
“Il Napoli è in testa meritatamente e sabato è favorito. Ma se la Juve gioca come contro il Milan può battere chiunque, anche gli azzurri”.
Sorpreso dal passo indietro in Champions?
“Ho visto tutta la gara di Bruges, senza addormentarmi, perché volevo capire fino in fondo Motta”.
Serie AA quali conclusioni è arrivato?
“Io non giocherei mai senza un centravanti vero. Il discorso non è tanto quello di mettere in campo Vlahovic quindici minuti prima. Io a Dusan non rinuncerei mai, infatti ero contento di vederlo sempre protagonista nella prima parte di stagione. Guardate Conte con Lukaku. O Inzaghi con Lautaro. L’uomo gol ha bisogno di una fiducia che va al di là della ragione: penso a Bearzot con Paolo Rossi o Lippi con Totti nel 2006″.
La Juventus ha ingaggiato Kolo Muani: sarà più un concorrente o un partner per Vlahovic?
“Motta mi sembra giochi sempre con una punta: quindi o Vlahovic o Kolo Muani. Il francese non me lo ricordo come un attaccante così superiore a Dusan. Però prima di giudicarlo, aspettiamo di vederlo in campo. Ma fidatevi di me: non basterà Kolo Muani per segnare più gol”.
Cosa serve allora?
“Quando i bianconeri saranno più corti e difenderanno meglio segneranno anche più reti. La Juve deve imparare a “rubare” palla più vicino alla porta avversaria per essere più pericolosa e lucida negli ultimi metri. Se giochi bene come contro il Milan, i gol li fai”.
A Bruges è arrivato il sesto 0-0: nessuno ne ha fatti di più in Europa. Stupito?
“È stato il solito pareggio: se non hai l’abilità di sbloccare la gara, poi può succedere di tutto. La Juventus alla fine è stata anche brava a non subire gol. Motta a fine partita ha puntato l’attenzione sugli attaccanti. Però come non è colpa solo dei difensori quando si subisce gol, non dipende soltanto dalle punte quando non si segna”.
Tra Napoli e Juve ci sono 13 punti in classifica…
“I punti non mentono mai. La Juve è un bel quadro, il Napoli è un’opera d’arte da cento milioni. Molti meriti sono di Conte: ha trasmesso una mentalità vincente e umile. Tutti indietro e in avanti insieme. Uno spirito che sarebbe piaciuto a Maradona”.
McTominay o Koopmeiners?
“McTominay per il gioco del Napoli, Koop per quello della Juve. L’olandese mi piace, è intelligente e sa fare tutto. Il problema non è lui, semplicemente i bianconeri sono troppo decifrabili in avanti”.
Chi segna al Maradona?
“Se dovessi giocarmi una pizza con un amico, punterei su Thuram, McTominay e Anguissa: tutti o solo uno/due dipenderà dalla partita”.
Più difficile sostituire l’infortunato Bremer o Kvaratskhelia, fresco di passaggio al Psg?
“Fossi nel Napoli, non toccherei nulla: c’è già Neres. Conte non lo dirà mai, però secondo me non gli dispiace così tanto l’addio di Kvara. Il georgiano vinceva 5 partite all’anno da solo, ma non era funzionale al gioco. Bremer? Se non si trova uno come lui, meglio non buttare via soldi”.

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