Buongiorno, l’erede di Koulibaly e Kim, il “colpo” perfetto
Anche contro l’Inter, Alessandro Buongiorno, difensore centrale, acquistato dal Napoli questa estate, ha dimostrato di essere il perfetto erede di Koulibaly prima, e Kim dopo, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Sembrava Fabio Cannavaro al Mondiale 2006, sembrava Kim o Koulibaly. E invece è Buongiorno: il presente e il futuro che ha permesso al passato di godersi i ricordi. Il miglior acquisto dell’ottima campagna di Manna, un centrale dominante per strapotere fisico, esplosività, continuità, precisione, letture: a San Siro, innanzitutto contro Thuram, ha vinto il cento percento dei duelli. Per terra: 7 su 7. E per aria: 4 su 4. E ancora: 6 possessi guadagnati, 3 contrasti vinti su 3, 3 intercetti, 4 respinte difensive. Per finire: 75 palloni toccati, come nessuno nel Napoli. E neanche un fallo commesso. Straripante. Perfetto. Con i complimenti di Spalletti: lo ha ritrovato in Nazionale.
Il ds Manna è riuscito a strapparlo a una concorrenza importante: la Juve e l’Inter, innanzitutto. Ma soprattutto insieme con De Laurentiis ha creduto ciecamente in lui: fiducia totale nella consacrazione, nell’esplosione definitiva dopo ottime annate al Toro, casa sua (nel 2023, pur di restare, rifiutò l’Atalanta futura Dea d’Europa League). Un investimento estremamente oneroso studiato e confezionato ancor prima della certezza di avere Conte in panchina. Poi, con il signor Antonio in squadra, decisivo fu un incontro casuale a Torino, in un locale, prima di partire per l’Europeo: è stato Buongiorno in persona a raccontare di quanta carica gli abbia trasmesso il suo allenatore. Prima ancora di diventarlo. Un patto onorato da 11 partite di campionato senza mai fermarsi: ha saltato la prima con il Verona per infortunio e poi s’è sistemato nel cuore della difesa del Napoli dall’inizio alla fine. A quattro o a cinque, cosa importa? Comanda Buongiorno. Come un kaiser”.
