Esposito: “Hojlund più Lukaku per un attacco stellare”

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimiliano Esposito, allenatore ed ex attaccante, fra le tante, di Napoli, Lazio e Verona. Di seguito, un estratto dell’intervista.

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Ieri il Napoli ha mostrato due facce, nel primo tempo distrugge la Cremonese e archivia la pratica, nella ripresa c’è stato un calo. Un calo fisico dovuto alle fatiche della Supercoppa oppure crede che abbia semplicemente rallentato perché aveva già la gara in pugno?
“Io credo più alla prima ipotesi. Il Napoli sta disputando tante partite e ci può stare tranquillamente un calo sia fisico che mentale. Con la Cremonese ha fatto un primo tempo stellare, ho visto giocate veramente straordinarie, padroni del campo, senza mai avere difficoltà né in fase difensiva né in fase offensiva. Poi, per quanto tu possa essere in una condizione fisica e mentale eccezionale, un calo ci sta. È dovuto alle tante partite giocate in questo periodo, che sono state davvero tantissime. Però bisogna abituarsi, perché se fai tante partite vuol dire che giochi su più fronti e per più obiettivi, e hai la possibilità di portare a casa trofei, come è successo con la Supercoppa. Da qui in avanti si spera di recuperare qualche infortunato: dovrebbe rientrare Osimhen a breve. Con la rosa al completo, il Napoli potrà lottare con maggiore forza su tutti i fronti.”
Quando tornerà a disposizione Romelu Lukaku, come si farà a gestire un Højlund che sembra un leone in gabbia, devastante quando accelera?
“Højlund devastante, se fossi in Conte gli affiancherei Lukaku appena sarà fisicamente pronto per creare un attacco stellare. Sono davvero curioso di vedere Antonio Conte, non tanto per come gestirà la situazione, perché ci ha già abituato a farlo molto bene, ma per capire se continuerà a giocare con una sola punta o se deciderà di affiancarle. Secondo me, se Lukaku rientra ed è nelle condizioni che conosciamo, insieme ad Højlund lì davanti hai un attacco stellare. Io, fossi in lui, opterei per questa soluzione. Con due attaccanti così e due esterni come Politano, Neres o anche Lang, bravi a saltare l’uomo e a creare superiorità numerica, hai tante soluzioni: il cross per la testa di Lukaku oppure le palle filtranti per Højlund, che è bravissimo ad attaccare la profondità e a concludere. L’importante è avere la rosa completa, poi è vero che per un allenatore diventa più difficile scegliere, ma allo stesso tempo è molto più stimolante, perché hai più soluzioni sia dall’inizio sia a partita in corso.”
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