Napoli, caffè sospeso e digitale…la tradizione si adegua ai tempi!
A Napoli, la tradizione del caffè sospeso non è mai stata soltanto un gesto di generosità. Lo si può definire un modo di stare al mondo, un piccolo atto di fiducia verso chi verrà dopo, ma negli ultimi mesi, in città, questa usanza antica ha trovato una nuova vita, grazie a un’idea che unisce smartphone, bar storici e spirito partenopeo: il caffè sospeso digitale. L’iniziativa è nata quasi per gioco in un piccolo locale dei Quartieri Spagnoli, dove il proprietario, Antonio, ha iniziato a raccogliere sospesi tramite un’app di pagamenti. “I ragazzi entravano, prendevano il caffè e mi dicevano: Anto’, te ne lascio uno digitale. All’inizio ridevo, poi ho capito che poteva funzionare davvero”, racconta. Oggi, più di trenta bar tra Chiaia, Vomero e centro storico hanno aderito. Il meccanismo è semplice: si paga un caffè in più tramite QR code e, chi ne ha bisogno, può riscattarlo mostrando un codice sul telefono.
Nessuna fila, nessun imbarazzo, solo un gesto gentile che viaggia veloce quanto una notifica. Il fenomeno ha attirato l’attenzione anche dei turisti, che spesso scoprono la tradizione proprio grazie all’app. “È bello vedere come una cosa così piccola possa raccontare l’anima di una città”, dice Maria, studentessa Erasmus che ormai lascia un sospeso ogni settimana. Gli esercenti confermano che il sistema funziona: i sospesi vengono consumati quasi tutti, e molti clienti abituali hanno iniziato a lasciarne più di uno. “E’ come se il digitale avesse tolto la timidezza a chi voleva fare del bene”, scherza Antonio. Il comune sta valutando di sostenere l’iniziativa con una campagna dedicata, ma per ora la forza del progetto resta la spontaneità. Un gesto antico che si rinnova, senza perdere la sua poesia. Perché, in fondo, a Napoli il caffè non è mai solo caffè: è un modo per dire ti vedo, stiamo insieme, anche se non ti conosco.
Ludovica Raja
