Conte come Albertino Bigon. Il Mister: “Contano i primi, 2 anni fa arrivammo secondi. Chi lo ricorda?”
Scudetto e Supercoppa, prima di lui solo Alberto Bigon nel 1990 con il Napoli di Maradona. Questa è, oltre alla vittoria del gruppo, soprattutto la vittoria di Antonio Conte, che ha fatto indossare ai suoi uomini «l’elmetto» più resistente nella notte di Riad, decisa da una doppietta di David Neres, straripante come tutti gli azzurri questa sera.

Dopo il trionfo, sono state queste le parole del mister azzurro ai microfoni di SportMediaset: «Complimenti ai ragazzi, hanno fatto un torneo impeccabile. Hanno dimostrato di tenere a questa vittoria. C’era voglia di regalare questo trofeo ai nostri tifosi, per fare un buon Natale. Festeggiarlo con un trofeo ci piace. Veniamo da uno scudetto e da una Supercoppa vinta contro squadre veramente forti».
«Chi vince rimane, due anni fa il Napoli aveva perso la finale contro l’Inter, e in pochi se lo ricordano. Abbiamo vinto la semifinale contro una grande squadra. Era già stato un bel percorso, ma nel calcio conta chi vince, nessuno va a guardare nella bacheca chi era la finalista. Nessuno si ricorda che io sono vicecampione del Mondo e d’Europa. Quando perdi, la cattiveria aumenta e cerchi di non rivivere queste sensazioni. Voglio fare i complimenti al Bologna», ha ribadito il mister.
«Noi lo scorso anno abbiamo vinto lo scudetto con una rosa ridotta. Abbiamo inserito giocatori nuovi e non siamo pronti per comandare. Dobbiamo rimanere attaccati alla zona Champions perché sarà molto difficile.Con umiltà, che solo attraverso il lavoro possiamo darci delle soddisfazioni. Non siamo pronti e non ci siamo vicini».

«Questa sera abbiamo fatto una grande partita sotto tutti i punti di vista. Il gol di Neres è la prodezza di un campione. Le altre cose sono studiate. Abbiamo peccato in cinismo, c’è poco da dire. Abbiamo fatto una grande partita. Io penso che il nostro lavoro sia quello di ampliare le conoscenze dei nostri calciatori, e io lavoro tanto sotto questo punto di vista. Tutti i miei giocatori ne sono usciti migliorati. Nel primo gol di David c’è grande qualità, le altre situazioni erano preparate. McTominay e Hojlund non giocavano nello United. Fatevi due domande». Fonte: Il Mattino
