La Gazzetta dello Sport di questa mattina dedica un approfondimento a Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna che questa sera a Riad contenderà al Napoli la Supercoppa Italiana. E pensare che il tecnico siciliano poteva approdare in azzurro proprio nel 2023, a scudetto vinto, quando però il suo legame con la Fiorentina e quello di De Laurentiis con Commisso, frenarono qualsiasi forma di avvicinamento. E nella primavera del 2024, con Conte che pareva sospeso, dovendo ragionare in prospettiva, Italiano ebbe comunque una sua postazione nello scranno dell’eventualità di allenare il Napoli, prima che la scelta cadesse su Antonio Conte.
Italiano è piaciuto a De Laurentiis sin dai suoi esordi in Serie A alla guida dello Spezia perché rappresenta quella forma plasticamente gioiosa di calcio che sta dentro il 4-3-3 e quindi per la sua natura esuberante, il desiderio di abbellire il palcoscenico. E poi anche il profilo umano, quel carattere solido – che resiste alle intemperie – e quella tendenza a essere aziendalista hanno una funzione. Anche le statistiche giocano un ruolo fondamentale: Italiano al Napoli ha dato dispiaceri (l’ultimo il 9 novembre, 2-0 al Dall’Ara), ci ha vinto con la Fiorentina in campionato e anche in Coppa Italia, a volte è diventato una ossessione. Che prima o poi ricomparirà.
