Bertini: «Finale giusta, tra l’esperienza del Napoli e la fame del Bologna»

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La sfida decisiva di Supercoppa passa anche dal piccolo schermo. A guidare lo studio di avvicinamento e quello di commento dopo il match su Italia 1, a partire dalle 19, ci sarà Monica Bertini.

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Si aspettava questa finale?
«Forse l’unica sorpresa può essere il Bologna, ma nemmeno tanto eh. Il Napoli ai nastri di partenza era alla pari di Inter e Milan. In classifica in campionato sono racchiuse in due punti e questo mi portava a dire che tutto sarebbe stato apertissimo. Il Bologna era leggermente indietro ma questo non toglie la magia che si sta creando attorno alla squadra di Italiano».
Cosa le colpisce del Bologna?
«Hanno una voglia incredibile di scrivere la storia. L’ho percepito subito durante la fase di riscaldamento nella gara contro l’Inter, quando Orsolini ha fatto il discorso alla squadra “Tutti noi abbiamo fatto sacrifici per essere qui e continuiamo così”».
E allora che partita si aspetta di vedere e raccontare stasera?
«Quando ci sono Napoli e Bologna lo spettacolo è garantito. Sarà una finale anche giusta. Perché si sfidano la squadra campione d’Italia e la squadra che ha vinto la Coppa Italia».
Si può fare anche un pronostico?
«Sulla carta il Napoli per me è favorito perché ha una rosa attrezzata, anche se è inevitabile sottolineare le tante assenze nella squadra di Conte per infortunio. Dall’altra parte un Bologna affamato come non ho visto le altre tre pretendenti arrivate in Arabia per la final four della Supercoppa. Le motivazioni e la voglia mi fanno pensare che questa spinta possa aiutare i ragazzi di Italiano. Insomma, il Napoli ha un’esperienza maggiore nel giocare queste partite, mentre il Bologna sogna giustamente di poter fare le Cenerentola che è già diventata principessa e adesso e vuole trasformarsi in regina. Direi che la sfida sarà tra l’esperienza del Napoli e la voglia del Bologna».
Proviamo ad andare oltre la sfida in campo: ci racconti come sono Conte e Italiano da intervistare nel post partita…
«Innanzitutto sono sempre molto disponibili, sono due signori. Fortunatamente non ho mai avuto problemi né con l’uno né con l’altro. Quando ci sono situazioni un po’ delicate Conte ti può tirare fuori la qualsiasi, ma fortunatamente non posso dire niente da questo punto di vista perché con me non è mai successo. Personalmente cerco sempre di esser molto delicata nelle domande, pur consapevole che non bisogna mai scappare dalla notizia. Ma credo ci possano essere modi e modi per porre le domande. Penso di avere avuto sempre un certo tipo di sensibilità e capito in che modo va fatta la domanda. Capisco che dietro la sconfitta ci sono mesi e mesi di preparazioni e situazioni che conosce solo chi vive uno spogliatoio. In ogni caso a me piace essere la conduttrice di tutti, non di una squadra o di un allenatore. Mi piace raccontare il calcio in modo obiettivo. E mi sembra di raccogliere il favore di tutte le tifoserie, al di là della singola fede».
A proposito di tifoserie e di fedi: di recente ha ricevuto il Premio Donne per Napoli.
«Quando ho fatto il mio intervento ho ringraziato gli organizzatori e ho detto: “Almeno una volta all’anno devo venire a Napoli e questa volta siete voi”. È una città che mi piace tantissimo. Amo follemente Milano e mi sono adeguata allo stile di vita milanese, ma quando vengo a Napoli trovo un clima molto sereno con gente molto carina ed accogliente. Ecco, per me è come tirare una boccata d’aria».

 

 

Fonte: Il Mattino

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