“NAPOLI AZZURRA”. Italia/Svezia di Pallavolo con problemi di biglietti, decine di migliaia di richieste
Manfredi: "Sarà dura con i biglietti"
Ecco il rendering dell’impianto per Italia-Svezia a settembre 2026 Circa 6.000 posti.
La pallavolo ricomincia da Napoli. Ma anche da Velasco, De Giorgi e chissà, forse anche da Noumory Keita.

POSTO GIUSTO . Napoli è Il posto giusto per rilanciare la sfida d’oro del movimento che ha vinto tutto (o quasi) nell’anno che sta per finire. E ha scelto Piazza Plebiscito per la partita inaugurale dell’Europeo maschile organizzato insieme a Bulgaria, Finlandia e Romania. Il 10 settembre del prossimo anno alle ore 21 quando si spengeranno le luci della piazza di era borbonica per accendere quelle “sparate” sul rettangolo di gioco illustrato ieri con un rendering in occasione della conferenza Fipav di fine anno, sarà difficile gestire le emozioni. Anche se l’esperienza all’Arena di Verona ha allenato già in tanti. Ma i circa 6.000 fortunati che avranno accesso ad assistere dal vivo a Italia-Svezia faranno fatica a guardare solo la partita.
LOS ANGELES . E se la cornice della stagione ha preso le forme del cuore cittadino della Napoli tricolore, la tela azzurra da tessere, almeno fino ai Giochi di Los Angeles 2028, avrà i volti di Julio Velasco per le donne e Fefè De Giorgi per gli uomini. Non che ci fossero particolari dubbi sui contratti dei due tecnici, soprattutto su quello del vate argentino. Ma il presidente federale, Giuseppe Manfredi ci ha tenuto a sottolineare che…«saremmo dei pazzi a cambiare chi vince. Velasco? Se continua a portarci questi risultati per me può stare finché ne avrà voglia», anche se non sono esclusi ritocchi agli staff. Mentre lo stesso Fefè, ieri ad un evento ha ammesso che «all’Italia non si dice mai addio, è come la famiglia o un diamante».
KEITA . Poi Manfredi è tornato sulla questione della naturalizzazione del maliano Noumory Keita, schiacciato e di Verona, possibilità che anticipammo lo scorso 4 novembre e che lo stesso Manfredi ci ha confermato nella nostra intervista di una settimana fa: «Ci stiamo provando – ha ribadito – anche se non è facile. Bisognerà capire la questione della eventuale retroattività delle nuove norme FIVB perchè da giovane ha giocato con la sua Nazionale. Ma nel caso le regole varrebbero per tutti. Di certo, ci proveremo fino alla fine. Sarebbe un peccato non vedere giocare in un grande torneo internazionale un fenomeno come lui».
NUMERI SUPER. Ma il focus della conferenza non poteva certo ignorare l’incredibile progressione numerica di questa indimenticabile stagione della pallavolo. Pur nella consapevolezza, come ha ripetuto lo stesso Manfredi che «non possiamo vincere sempre, ma il nostro obiettivo, che per me è un obbligo, è quello di arrivare sempre in semifinale, essere sempre lì a giocarci una medaglia dei principali tornei». Detto questo la sfilata dei numeri è davvero impressionante: i tesserati al 15 dicembre sono passati da 323.048 a 334.620, cioè siamo a +11.572. Nel 2024 la Fipav ha portato a casa 16 medaglie, di cui 8 ori, 3 argenti e 5 bronzi, compresi beach volley e sitting volley. Per un investimento totale di 14,7 milioni di euro. E, sempre a proposito di investimenti, la Fipav nel 2024 ha investito 1,6 milioni di euro sull’attività giovanile, dividendo equamente l’importo tra base e alto livello. Senza dimenticare i 10 milioni di euro accantonati – insieme ai 10 milioni di euro di INVIMIT – per nuovi impianti di base da realizzare in tutta Italia, soprattutto nelle zone meno attrezzate dal punto di vista infrastrutturale e con più domanda». Insomma, la fame di pallavolo non manca.
CHAMPIONS E AMICHEVOLI . Poi Manfredi ha annunciato un’intesa con la CEV, la confederazione europea: «Organizzeremo insieme a loro le prossime tre finali – fino al 2028 – di Champions League maschile, probabilmente a Milano (le donne pare abbiano la stessa intesa triennale per le finali di Champions, ma in Turchia ndr). Mentre per le Nazionali sono in via di definizione amichevoli a Genova (sicuramente la femminile ndr), Trieste, Sicilia e Calabria. Gli Europei U.20 a Cisterna».
Preoccupazioni Manfredi le ha riservate solo per due argomenti: «Sarà davvero difficile accontentare tutti per i biglietti degli Europei. Abbiamo fatto un timido tentativo di mettere in vendita qualcosa sul territorio e abbiamo avuto richieste fino a 5 volte superiori la dotazione. E anche la situazione societaria di San Giovanni in Marignano detenuta al 30% dai turchi del Fenerbache, non mi piace. La vedo negativa, finchè l’antitrust o una legge dello Stato non lo vieta, sarà difficile poter fare qualcosa». Avanti così.
Fonte CdS
